La Nuova Sardegna

Sassari

Centro storico di Sassari, nel piano rispuntano i maxi posteggi

di Vincenzo Garofalo
Centro storico di Sassari, nel piano rispuntano i maxi posteggi

Approvato in commissione l’importante strumento di disciplina urbanistica. Nel documento di parla dei Silos multipiano in piazza Università e piazza Mazzotti

01 febbraio 2017
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SASSARI. Il Piano particolareggiato del Centro storico sblocca l’edilizia nel cuore della città e rispolvera i progetti dei parcheggi interrati in piazza Mazzotti e in piazza Università. Due ipotesi che sembravano definitivamente archiviate e che ora con l’approvazione del nuovo strumento di programmazione votato ieri dalla Commissione urbanistica di Palazzo Ducale, sembrano poter tornare in auge. Anche perché, come ha spiegato in maniera piuttosto il dirigente del settore, Claudio Castagna, durante i lavori della commissione, «il terzo parcheggio sotterraneo previsto nel contratto di project financing concluso con la Saba Italia nel 2004, resta un nodo da risolvere, e prima o poi l’amministrazione dovrà affrontarlo».

Tredici anni fa il Comune affidò alla società Saba Italia, in regime di concessione, la progettazione, la costruzione e successiva gestione di tre parcheggi interrati in città: uno in piazza Fiume, uno all’emiciclo Garibaldi e uno in piazza Mazzotti. I primi due sono stati costruiti e sono in funzione da anni. Il terzo non è mai stato realizzato per due motivi: le indagini geognostiche hanno rivelato che sotto piazza Mazzotti c’è un patrimonio archeologico risalente alla Sassari medioevale che bloccherebbe i cantieri e costringerebbe a modificare profondamente il progetto facendo lievitare i costi; al di là delle emergenze archeologiche che sarebbe scoperte con gli scavi nella piazza, Saba Italia ha calcolato che un silos interrato in piazza Mazzotti non garantirebbe guadagni sufficienti per giustificare l’investimento.

In tutti questi anni tra Palazzo ducale e la società che gestisce i parcheggi non si sono mai chiuse le trattative per trovare una soluzione. Per compensare in parte la mancata costruzione della terza struttura interrata, il Comune ha affidato alla Saba anche la gestione di tutti i posteggi a pagamento in superficie del centro città. Poi sono state avanzate diverse proposte in alternativa a piazza Mazzotti: piazza Sant’Antonio, la stessa piazza Università (su cui esiste un progetto esecutivo che risale a una ventina di anni fa), il Fosso della noce.

«Abbiamo riportato i due parcheggi nel piano per rispettare quanto già scritto nel Puc», ha spiegato il vicesindaco Gianni Carbini, «in questo modo non ci precludiamo la possibilità di realizzare in futuro le due strutture, magari andando anche oltre Saba». Ma il Piano particolareggiato approvato ieri mattina dalla commissione presieduta da Marco Manca, non è solo parcheggi. Anzi, la parte più rilevante della nuova normativa riguarda l’edilizia privata. Sono stati mappati i tremila e seicento edifici del centro e con le regole riportate nel piano sono indicati con esattezza tutti i tipi di interventi edilizi consentiti nelle varie zone della città murata: ristrutturazioni, demolizioni, ricostruzioni, sopraelevazioni, ampliamenti e nuove costruzioni. Per via di questi interventi consentiti dal piano, sul centro storico saranno spalmati 26 mila metri cubi di nuovi volumi edilizi.

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