La Nuova Sardegna

Sassari

Via libera al mini campus a San Lorenzo

di Vincenzo Garofalo
Via libera al mini campus a San Lorenzo

Approvata una variante al Puc per il cambio di destinazione d’uso del terreno: le residenze per studenti pronte nel 2018

03 febbraio 2017
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SASSARI. La commissione Urbanistica comunale dà il via libera alla variante al Puc per la costruzione del campus universitario ridimensionato. La pratica, presentata a Palazzo Ducale dal vicesindaco Gianni Carbini e dal dirigente Claudio Castagna, è stata approvata con i voti di tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, tranne uno, l’esponente dei Cinquestelle, Marco Boscani, che si è astenuto. Grazie alla variante passata in commissione, i terreni nella zona di San Lorenzo su cui sorgerà il complesso residenziale per studenti, la volumetria consentita raddoppia, e passa da 1,5 a 3 metri cubi. La variante agisce anche su un terreno privato adiacente all’area che l’Ersu acquisterà dall’Università di Sassari per 848 mila euro, anche se in maniera differente. Si tratta di una piccola porzione che fa parte dello stesso comparto urbanistico, ma che l’Ersu ha scelto di non comprare per risparmiare risorse. Il Comune ha ritenuto di cambiare la classificazione urbanistica di questo terreno, che altrimenti sarebbe rimasto vincolato: da zona G1.1.2 (residenze studentesche) passa a zona G, generica, con indice di volumetria invariato (1,5 metri cubi) ma con possibilità di ospitare strutture per l’istruzione, musei, uffici, chiese, conventi, ospedali. Ora la pratica dovrà essere approvata anche dal Consiglio comunale, e poi superare i trenta giorni utili per presentare eventuali osservazioni. Poi dovrà ottenere la benedizione degli uffici regionali: «La variante è stata predisposta dopo una serie di incontri e conferenze di servizi con l’Ersu, ed è già stata sottoposta preventivamente alla Regione, che non ha rilevato incongruenze», ha spiegato Claudio Castagna ai consiglieri comunali. «non rientrando nel perimetro Pai, è necessario uno studio di invarianza idraulica che sarà fatto successivamente». Una volta che la variante avrà ottenuto la verifica di coerenza dalla Regione, l’Ersu, in base a un accordo di programma firmato con il Comune, con l’Università e con la Regione, potrà procedere alla costruzione della residenza per studenti. Il permesso di costruire, però, sarà rilasciato dal Comune dopo la firma di un’apposita convenzione che dovrà essere approvata anche dal Consiglio comunale. Il progetto di massima, finanziato dalla Regione con 20 milioni di euro, e che prevede la realizzazione di una struttura con 280 posti letto e tutta una serie di servizi, nell’area che si trova all’inizio della direttissima per Ittiri, proprio di fronte all’Orto botanico e al Polo bionaturalistico universitario di Piandanna. Dei 20 milioni di euro disponibili, 13 milioni e 650mila per i lavori veri e propri e il resto da spendere fra progettazione, esecuzione delle opere, direzione dei lavori, oneri di sicurezza e Iva. Di questi fondi, già in mano all’Ersu, 848mila serviranno per acquistare dall’Università di Sassari il terreno di 26mila e 700 metri quadrati su cui sorgerà la residenza per studenti. Nei mesi scorsi l’Ersu ha assegnato il servizio di progettazione della struttura con una gara pubblica da 1milione e 838 mila euro: all’ente regionale sono arrivate sedici offerte tecniche e la commissione di gara ha dichiarato vincitrice la proposta presentata da Rossiprodi Associati srl di Firenze, capogruppo di un raggruppamento d’imprese che ha offerto dei ribassi percentuali sul prezzo e sulla tempistica di progettazione rispettivamente pari al 42,21 per cento e al 20 per cento. Secondo il cronoprogramma studiato dall’Ersu le residenze dovranno essere consegnate entro dicembre 2018.

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