La Nuova Sardegna

Sassari

Povertà e social pay: solo aiuti mirati

Povertà e social pay: solo aiuti mirati

I sussidi possono essere spesi dentro un circuito come Sardex e non più “sprecati” per acquistare alcol o gratta e vinci

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SASSARI. È in corso una interessante sperimentazione del così detto Socialpay tra il circuito Sardex, la Casa della fraterna solidarietà e la Caritas. Si tratta di un prodotto appositamente pensato per tutti i soggetti, pubblici e privati, che dovendo erogare contributi e sussidi verso beneficiari di vario genere (in questo caso specifico si parla di estreme povertà) vogliano mantenere controllo sui fondi erogati, monitorando e tracciandone l'utilizzo.

Lo scopo del sistema è offrire un mezzo di pagamento temporaneo, che permetta di vincolare l'utilizzo dei contributi a tipologie di spese limitate sia in termini di settore che in termini di ambito territoriale, semplificando le procedure di rendicontazione per i beneficiari dei fondi. Nel caso dei sussidi alle estreme povertà, attraverso questo strumento i soggetti erogatori potranno quindi decidere, con estrema precisione e semplicità, di circoscrivere l'utilizzo dei sussidi ad esercenti operanti in determinati settori, escludendo la possibilità per le persone indigenti di utilizzare i sussidi ricevuti in maniera impropria e per spese non coincidenti con gli obiettivi di sostegno stabiliti dalla Fondazione. Tipico esempio di distorsione che rende vano ogni forma di aiuto, è l’utilizzo delle risorse per acquistare alcool, droga, o giocare alle slot machine o con i gratta e vinci.

Attraverso SocialPay i sussidi non saranno erogati in Euro come di consueto ma in Unità SocialPay. SocialPay diviene un mercato composto dai beneficiari e dalle aziende che decidono o decideranno di accettare le Unità. Le aziende partecipanti dovranno necessariamente rispettare i requisiti stabiliti dagli erogatori e pagare una fee (commissione) in unità Social Pay al gestore della piattaforma SocialPay.

All'interno di questo mercato ogni azienda sarà libera di utilizzare le Unità SP per acquistare beni e servizi e di vendere le proprie merci in cambio di Unità SP o attendere che le Unità giungano a maturazione e siano pagate in moneta corrente, entro un tempo massimo concordato di volta in volta con l'ente erogatore.

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