La Nuova Sardegna

Sassari

Anziano pestato e rapinato: due arresti

di Gianni Bazzoni
Anziano pestato e rapinato: due arresti

Aggredito alle spalle e colpito più volte alla testa con il calcio di una pistola giocattolo: la prognosi è di dieci giorni

19 aprile 2017
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SASSARI. Prima la pistola puntata alla schiena, poi diversi colpi alla testa con il calcio dell’arma per convincerlo a mollare il portafoglio che ha tentato di difendere con tutte le sue forze. Un uomo di 68 anni, sassarese, è stato rapinato nel primo pomeriggio di Pasquetta in via Napoli, i soccorritori lo hanno trovato sotto shock e con il volto coperto di sangue. Il pensionato è stato accompagnato in ospedale dagli operatori del 118, ha avuto 10 giorni di cure. Poco dopo la polizia ha fermato l’autore del colpo e un complice, entrambi sono accusati di rapina e lesioni, aggravate dal fatto di avere agito con armi e nei confronti di un ultrasessantacinquenne. Recuperate anche le due pistole giocattolo (senza il tappo rosso) usate per il colpo. I due sono indiziati anche della rapina commessa la mattina ai danni di una donna alla quale era stata portata via la borsetta mentre si recava al lavoro.

I due fermati sono Pietro Martinez, 49 anni di Alghero, e Roberto Laddomata, 33 anni, sassarese, entrambi con diversi precedenti di polizia. Martinez e Laddomata sono stati trasferiti nel carcere di Bancali a disposizione del magistrato che si occupa della vicenda.

L’allarme. Poco prima delle 15,30 di lunedì, alla centrale operativa del 113 è arrivata una chiamata da parte di un passante che segnalava l’aggressione con rapina a un uomo anziano che in via Napoli era stato appena minacciato con una pistola e colpito più volte alla testa. Sul posto sono state dirottate due volanti e gli agenti hanno trovato l’anziano a terra, con il viso coperto di sangue e ferite al capo. Il ferito è stato soccorso dagli operatori del 118 e accompagnato in ospedale.

I testimoni. Provvidenziale si è rivelato l’apporto di alcuni testimoni. Uno in particolare ha raccontato di avere notato il rapinatore allontanarsi di corsa armato di pistola ed è riuscito anche a dare una descrizione fisica e dell’abbigliamento. Determinante pure l’indicazione dell’auto sulla quale il rapinatore si sarebbe allontanato.

Il primo fermo. Mentre eseguivano i primi accertamenti, gli agenti della volante hanno notato la presenza di Roberto Laddomata che si spostava in continuazione. Fermato per un controllo è apparso particolarmente agitato e ha cominciato a discolparsi. Avrebbe anche detto di avere solo dato un passaggio all’autore della rapina che - a suo dire - neppure conosceva. A poca distanza è stata anche trovata l’auto (segnalata dal testimone) e Laddomata ha consegnato le chiavi agli operatori della pattuglia. Nel bauletto porta oggetti è stata recuperata la pistola giocattolo con il tappo rosso manomesso.

Il racconto. Laddomata avrebbe raccontato di avere dato un passaggio a un giovane che - mentre transitavano in via Napoli - gli avrebbe chiesto di fermarsi. E lui avrebbe atteso il ritorno del passeggero, senza sapere che cosa fosse accaduto nel frattempo.

Le indagini. Nell’attività investigativa sono entrati gli agenti della squadra mobile guidati dal dirigente Bibiana Pala. Lo sviluppo delle indagini ha consentito - poco più tardi - di rintracciare nella zona di via Milano Pietro Martinez. L’uomo procedeva a piedi. Anche lui - come aveva fatto prima Laddomata - avrebbe cercato di scaricare tutte le colpe della rapina sul complice. Ha addirittura ripetuto più volte che sarebbe stato Laddomata a costringerlo ad aggredire e rapinare l’anziano in via Napoli.

I riscontri. Martinez aveva la maglia strappata. Un particolare non secondario, perché uno dei testimoni ha raccontato della reazione dell’anziano che durante le fasi della rapina aveva tentato di trattenere il rapinatore per la maglia.

Le pistole. Oltre alla pistola trovata nell’auto, i poliziotti hanno anche recuperato la seconda pistola che era stata gettata via durante la fuga da Martinez. Era in un’area a poca distanza dalla sede della Croce Blu.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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