La Nuova Sardegna

Sassari

Il Tuvaoes di Usini compie trent’anni e si fa festa in cantina

Il Tuvaoes di Usini compie trent’anni e si fa festa in cantina

USINI. Oggi il vermentino Tuvaoes compie trent’anni e in programma c’è un’intera giornata in cui si percorrerà il cammino di questo prestigioso vino, con momenti di studio e approfondimento che...

21 aprile 2017
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USINI. Oggi il vermentino Tuvaoes compie trent’anni e in programma c’è un’intera giornata in cui si percorrerà il cammino di questo prestigioso vino, con momenti di studio e approfondimento che culminerà con una tavola rotonda alla presenza di esperti del settore nella cantina Cherchi, che lo produce, prevista per le 17. Il tema sarà “Il Vermentino che verrà”. E al centro dei festeggimenti c’è la figura del patròn della cantina Billia Cherchi: «In trent’anni succedono tante cose. Arrivi e partenze, successi e delusioni, momenti positivi e altri un po’ meno. Tutto questo tempo ha avuto come uniche costanti la mia famiglia e un vino, il Tuvaoes. Per rendere omaggio al tempo che è passato, alla mia famiglia e al mio vino ho deciso di regalare una bottiglia speciale “Tuvaoes 30 Vendemmie” un’esclusiva selezione delle migliori annate, che esprimono l’essenza del Vermentino di Usini». Quando nel 1970 zio Billia Cherchi piantò le radici per fare nascere una cantina nuova, fuori dagli schemi e che guardava al futuro, lo scetticismo fu tanto. Mettere il vino in bottiglia allora, quasi cinquant’anni fa non era roba per piccoli campagnoli, ma zio Billia ci ha creduto, fino a cucirsi addosso l’etichetta di pioniere. Il tempo lo ha premiato al punto da farlo diventare uno dei primi produttori di vino di qualità e la sua è tra la prime cantine d’eccellenza della Sardegna. Dopo tante remore gli altri viticoltori hanno cominciato a seguirlo e non è un caso se attualmente a Usini si contano ben otto cantine, anch’esse rinomate che hanno seguito l’esempio della cantina Cherchi. Oggi sarà ricordata anche un’altra impresa di questo ostinato viticoltore: il salvataggio del cagnulari, un vitigno quasi sconosciuto in via d’estinzione. Pochi sapevano di questo vitigno autoctono, pochi se ne curavano, ma per Billia è stato sempre un chiodo fisso ed è riuscito a salvarlo facendone un’altra produzione di punta del territorio di Usini.

Franco Cuccuru

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