La Nuova Sardegna

Sassari

«La Zona economica speciale per creare nuove opportunità»

di Gianni Bazzoni
«La Zona economica speciale per creare nuove opportunità»

Il senatore Lai (Pd) rilancia la proposta per Porto Torres dopo le dichiarazioni del presidente della Svimez Giannola

06 maggio 2017
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PORTO TORRES. Una Zona economica speciale a Porto Torres come “porta” per attivare una nuova economia e rilanciare davvero un sistema che da troppi anni è paralizzato in una palude. Dopo le dichiarazioni del presidente della Svimez Adriano Giannola alla Nuova Sardegna, torna d’attualità - nel momento in cui si va alla creazione della nuova Autorità portuale unica - la proposta di una Zes a Porto Torres, punto di riferimento per il nord Sardegna.

L’ha rilanciata ieri il senatore del Pd Silvio Lai come opportunità unica da sottoporre alla nuova Autorità di sistema.

«Al di là di Cagliari che ha già la società per la zona franca doganale bisogna riflettere sulla vocazione degli altri porti. Olbia guarda ai passeggeri e a un mercato naturale per la grande nautica. Porto Torres deve sfruttare la posizione e i suoi grandi spazi retrostanti industriali «per proporsi per una Zes che potrebbe accogliere sia la filiera a valle della chimica verde sia il possibile filone legato al sistema dei traghetti italiani e dunque della cantieristica nautica». Le Zone economiche speciali possono consentire di ottenere benefici e incentivi fiscali e conseguentemente di attrarre investitori nazionali ed esteri. Si tratta di una opportunità che può essere sfruttata per favorire insediamenti produttivi e offrire a altre aziende condizioni vantaggiose per la lavorazione delle merci che arrivano o partono dallo scalo». A livello mondiale sono 2700 le “Free Zone”, in Europa sono invece 70, di cui 14 solo in Polonia dove l’introduzione delle Zes hanno portato a un significativo aumento del Pil e un notevole incremento di investimenti e posti di lavoro per i territori nei quali è stata istituita.

Lai ricorda che «il governo italiano è orientato alla creazione di Zone economiche speciali in alcune aree del sud Italia, questo perché si tratta di regioni nelle quali è più facile poter ottenere dall’Unione Europea il via libera a interventi mirati alla creazione di incentivi fiscali. E l’area di Porto Torres ha tutte le caratteristiche per rientrare negli ambiti di applicazione di una Zes».

La perimetrazione della “zona” di Porto Torres potrebbe comprendere oltre al bacino del porto industriale anche le aree nelle quali si potrebbero insediare le società e le imprese legate alla filiera della chimica verde e alle altre attività produttive. «Sarebbe solo un primo aspetto al quale aggiungere anche la possibilità di attrarre ulteriori investitori che già si servono o che potrebbero servirsi in futuro del porto turritano per l’arrivo o la partenza delle merci. Questa opportunità dovrà essere valutata con attenzione dalla nuova Autorità di sistema per proporre al governo, cui spetta il compito di disciplinare le procedure, le condizioni e le modalità di istituzione delle Zes».

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