La Nuova Sardegna

SASSARI. Nei reparti ospedalieri, così come alle Cliniche, gli scaffali dei medicinali e dei presìdi continuano spesso a restare sguarniti. E per l’Aou non c’è possibilità di rimpinguare le scorte fino a che non verranno bandite le gare pubbliche attraverso le quali rinnovare le convenzioni scadute con i fornitori. Il potenziamento del settore amministrativo sta dando i suoi frutti, e ultimamente si sono fatti notevoli passi avanti. «Nei primi 5 mesi del 2017 – dice il manager Antonio D’Urso – l’Aou di Sassari ha deliberato 189 provvedimenti per un controvalore di circa 104 milioni di euro (contro i 248 per 127 milioni di euro per l’intero anno 2016) con un aumento dell’82% nel numero di provvedimenti adottati. In pratica in meno di sei mesi sono stati ottenuti i risultati di un anno intero». E ancora: «Sono stati assunti altri sei amministrativi che a brevissimo entreranno in servizio e lavoreranno a pieno regime alle predisposizione delle gare». L’arretrato è notevole e i bandi scaduti tantissimi. Fino a che non riuscirà a recuperare il gap, la sanità si troverà sempre a navigare a vista, in perenne stato di emergenza, con prestiti last minute dalle altre aziende. A questo scenario poi si aggiungono altre due criticità: la prima ha un respiro regionale e riguarda i ritardi da parte della Regione nell’espletare la gara per i farmaci. L’altra invece tocca un aspetto organizzativo interno: la farmacia del Palazzo Rosa da otto mesi non ha ancora un direttore, e le procedure per nominarlo vanno a rilento. I sei componenti dell’ultima commissione d’esame estratta a sorte hanno rinunciato all’incarico. (lu.so.)