La Nuova Sardegna

Sassari

Buddi Buddi: due mesi al traguardo

di Luigi Soriga
Buddi Buddi: due mesi al traguardo

Le ruspe macinano a pieno regime nel tratto provinciale del rio Gabaru. Tutto ancora fermo invece nel cantiere comunale

20 luglio 2017
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SASSARI. Il cantiere è da quattro mesi che macina, ma solo in queste ultime settimane i risultati saltano all’occhio: il raddoppio della Buddi Buddi, almeno nel tratto provinciale, si accinge a tagliare il traguardo.

Il cronoprogramma dice che l’opera deve essere consegnata per il 17 ottobre, ma vista la velocità con i quali i mezzi stanno avanzando, i tempi potrebbero tranquillamente accorciarsi.

In questi giorni quattro ruspe continuano a spolpare i costoni di roccia vicino al letto del Rio Gabaru, a sbriciolare le pietre e a riempire il terrapieno per ricavare l’asse stradale. Ma per arrivare a questa volata finale la Mgg Costruzioni di Ascoli Piceno, che il 5 aprile era ufficialmente subentrata alla ditta Cosaco, ha dovuto lavorare a lungo alle opere di consolidamento e all’innalzamento dei muri di contenimento per realizzare il rilevato. Il tratto da completare è quello che va da 400 metri dopo la chiesetta di Zuari sino alla rotonda col bivio per Zinziodda Li Buttangari. Un chilometro di asfalto ancora da realizzare per un importo complessivo di circa 900mila euro. Al quale poi si aggiunge anche il completamento del raddoppio del tratto discendente di fronte ad Apilandia. La ditta deve eseguire una nuova bitumazione e ritagliare la ciclabile. Anche queste opere hanno come scadenza la metà di ottobre.

Se la Provincia terminerà il suo tratto di pertinenza per l’autunno, le noti dolenti invece riguardano il segmento di competenza comunale. Manca ancora la porzione di 500 metri che congiunge il bar Graziella alla chiesetta di Zuari, e solo da qualche settimana Palazzo Ducale ha in cassa le risorse utili per riaprire il cantiere. È stato necessario un finanziamento regionale di 1,9 milioni di euro per consentire all’impresa Icort di Burgos di riprendere i lavori fermi dalla primavera del 2015 proprio per mancanza di fondi. Gli uffici comunali sono all’opera per sbrigare le pratiche che consentano la spendita dei finanziamenti. Sui tempi nessuno si sbilancia e non si sa nè quando la ditta potrà accantierarsi e nemmeno quando terminerà l’odissea della 4 corsie.



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