La Nuova Sardegna

Sassari

Il camping Li Nibari è sotto sequestro

di Salvatore Santoni
Il camping Li Nibari è sotto sequestro

La struttura è piena ma nei prossimi giorni l’ufficiale giudiziario bloccherà molte attrezzature

23 agosto 2017
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SORSO. Sequestro giudiziario per il campeggio e il marchio Li Nibari. È questa la decisione arrivata nei giorni scorsi da parte della seconda sezione civile del tribunale di Sassari su richiesta del vecchio gestore della struttura ricettiva della Marina di Sorso, la Tecnicoop, che ha lamentato l’inadempienza del contratto di cessione d’azienda, stipulato con l’attuale gestore Sardegna Holidays, ottenendo così il blocco dei beni.

Nei prossimi giorni nel campeggio arriverà l’ufficiale giudiziario che sigillerà le strutture che sorgono nell’area del campeggio di proprietà comunale.

Battaglia legale. Da una parte c’è il vecchio gestore, la Tecnicoop, che in passato ha insfrastrutturato il campeggio con posti letto e impianti vari; dall’altra c’è l’attuale gestore, la Sardegna Holidays, che alla fine del 2013 si era aggiudicata la gara del Comune per la locazione del compendio ricettivo che sorge alla Marina di Sorso, e che dal predecessore ha acquistato strutture e know-how. Schiacciato nel mezzo c’è il Comune di Sorso, proprietario del campeggio ma spettatore della battaglia legale tra i privati.

L’atto di cessione, stipulato tra le due aziende nel 13 luglio 2014, prevedeva un pagamento di 400mila euro in cambio delle infrastrutture ricettive che sorgono nel campeggio. La Tecnicoop ha lamentato di aver ricevuto alcune rate e altre no. E dopo mesi di vane attese ha quindi deciso di portare la Sardegna Holidays in tribunale.

L’ordinanza. Il giudice Maria Giuseppa Sanna ha sciolto la riserva il 18 agosto concedendo il sequestro giudiziario su tutti i beni mobili, immobili e immateriali, compreso il marchio aziendale Li Nibari, che sono compresi nel contratto di cessione di azienda e nel contratto di locazione finanziaria.

Inoltre, il giudice ha concesso il sequestro anche per i beni indicati nell’atto di transazione stipulato tra il Comune di Sorso e la Tecnicoop nel 2012.

Beni sequestrati. I beni finiti sotto sequestro sono nero su bianco in un inventario lungo due pagine – quello sottoscritto nell’atto di cessione tra i due privati – che comincia con 28 roulottes, 20 maxi bungalows e 9 case mobili, e continua con una sfilza di attrezzature a servizio degli uffici e del gruppo bagni. E ancora del bar, del market e del ristorante interni alla struttura ricettiva.

In pratica, sotto sequestro giudiziario è finita buona parte del campeggio. Per rendersi conto di cosa rimarrà utilizzabile alla Sardegna Holidays bisognerà attendere l’apposizione dei sigilli da parte dell’ufficiale giudiziario probabilmente nei primi giorni di settembre.

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