La Nuova Sardegna

SORSO. La Regione stanzia un milione di euro per scongiurare il rischio frana nel litorale di Marritza. Si tratta del secondo finanziamento dopo una tranche di 400mila euro già stanziati al Comune di Sorso con un precedente provvedimento regionale che servirà per il consolidamento e la messa in sicurezza della falesia. L’amministrazione comunale ha tempo fino al 2022 per ultimare gli interventi. L’intervento si inserisce nel quadro regionale delle criticità costiere evidenziate nel programma di azione coste. Più in particolare, lo stanziamento arriva nell’ambito dell’azione 5.1.1. del programma Fesr 2014/2020. E a Sorso la Regione intende fronteggiare la grave criticità nel litorale di Marritza, interessato da elevata frequentazione antropica e ad alto rischio di frana, mettendo sul tavolo un altro milione di euro rispetto ai precedenti stanziamenti. Sì, perché le problematiche emerse nel corso dell’istruttoria per il precedente finanziamento di 400mila euro, per il quale è stato prodotto un accurato studio di valutazione della zona – hanno messo in evidenza la necessità di un intervento più incisivo. La nuova iniezione di fondi è arrivata con la delibera numero 40/20 del primo settembre con la quale l’esecutivo regionale ha ritenuto che, tra gli interventi già portati in attuazione con precedenti fasi di programmazione, a Sorso persista una condizione di criticità causata dall’insufficiente dotazione finanziaria. «Stiamo portando avanti la strategia di mitigazione del rischio e della messa in sicurezza delle nostre coste in maniera condivisa con i territori – ha commentato in una nota l’assessora regionale della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano –. Il nostro scopo è tutelare sia l’ambiente che le persone, pensando alla riqualificazione delle aree ambientali importanti e al contempo alla loro fruizione in un’ottica dei benefici anche economici per le comunità». Il Comune di Sorso potrà quindi dare il via a una serie di interventi per la messa in sicurezza della falesia rocciosa interessata da diffusi fenomeni franosi.

Si tratta quindi di opere di consolidamento delle fondazioni e del versante, risagomatura della falesia, demolizione di alcuni manufatti pericolanti (scalette artigianali) e altro ancora. Un cantiere imponente che dovrà aprire e chiudere entro i prossimi cinque anni. Anche se c’è una buona probabilità che l’intervento venga realizzato entro il 2020.