La Nuova Sardegna

Sassari

Erasmus, l’Ersu a Bruxelles nella rete dell’accoglienza

Erasmus, l’Ersu a Bruxelles nella rete dell’accoglienza

L’ente per il diritto allo studio presente alla conferenza con paesi di tutta Europa Dal progetto HousErasmus un vademecum per migliorare i servizi agli studenti

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SASSARI. Fare rete per comprendere e superare i gap e mettere in campo le buone pratiche per accogliere gli studenti in mobilità in Europa. Questa la sfida principale del progetto biennale HousErasmus che nei giorni scorsi ha chiuso i lavori con una conferenza a Bruxelles, a cui hanno preso parte numerose delegazioni provenienti da tutta Europa, in rappresentanza dei quattro attori principali: università, provider di alloggi e servizi sia pubblici che privati, associazioni studentesche e organismi di raccordo tra istituzioni.

Anche l’Ersu di Sassari, in rappresentanza della Sardegna e dell’Italia, era presente a questo importante evento internazionale dedicato alle politiche di housing per recepire e dare gambe a livello locale e non solo alle best practices individuate nel corso dei lavori.

Il progetto HousErasmus è stato cofinanziato dal programma Erasmus nell'ambito dell’asse 3 sulla Cooperazione avanzata e mira a individuare le sfide e le migliori pratiche attorno ai servizi di alloggio per gli studenti in mobilità e chi partecipa a traineeship internazionali.

Nel corso di due anni di studio e indagine, oltre a ben dieci regional conference, i responsabili di progetto e i loro partner hanno raccolto una moltitudine di dati che hanno portato a realizzare un vademecum con consigli concreti volti a promuovere servizi di accoglienza migliori per tutti i fruitori di percorsi di mobilità in Europa. L’Ersu Sassari sta già predisponendo nuovi accordi internazionali e prenderà parte agli step successivi del progetto HousErasmus+; inoltre sta cominciando a predisporre una sezione del proprio sito web totalmente in lingua inglese e destinerà un servizio di accoglienza multilanguage per gli studenti in mobilità.

«L’Ersu Sassari ha deciso di investire nell’internazionalizzazione - sottolinea il direttore generale Antonello Arghittu - perché non solo rappresenta una crescita per la nostra realtà istituzionale, ma per tutto il territorio. Abbiamo già aderito a numerosi progetti messi in campo dall’Università, offrendo alloggi e servizi a studenti provenienti, ad esempio, dal Nord Africa e dalla Cina, ma crediamo nella rete - ha ribadito Arghittu - in una rete più ampia, internazionale, europea, dove tutti, dalle università a chi si occupa di offrire servizi di alloggio, possano garantire a livello comunitario, i massimi standard di accoglienza».

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