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Sassari

Salvaguardia della Pelosa, il progetto in Regione

Salvaguardia della Pelosa, il progetto in Regione

Stintino, presentato il piano definitivo da 5 milioni per tutelare la spiaggia gioiello. La litoranea verrà sostituita da passerelle in legno per bici e mezzi elettrici

20 novembre 2017
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STINTINO. È stato presentato, a Cagliari, il progetto definitivo di tutela, protezione e valorizzazione della spiaggia della Pelosa. L’assessorato della Difesa dell’Ambiente ha finanziato con fondi regionali anche il secondo lotto per una somma complessiva sinora stanziata per il Comune di Stintino di 5 milioni di euro.

Soddisfatta l’assessora Donatella Spano, che afferma: «Si tratta di un progetto di carattere strategico per la tutela della Pelosa e il contrasto all’erosione costiera. La spiaggia sopporta un carico antropico tale che è necessario un intervento importante».

Il primo cittadino di Stintino, Antonio Diana, sottolinea l’aspetto progettuale: «Dopo tutti i necessari approfondimenti di studi e progettazione abbiamo trovato una soluzione ottimale per difendere la nostra spiaggia».

Scomparirà la strada litoranea che costeggia la Pelosa, tra lo stabilimento Il Gabbiano e la Pelosetta, e verrà sostituita da passerelle in legno, mentre saranno riposizionati i servizi presenti.

Il progetto del Comune prevede, quindi, il posizionamento di un sistema di passerelle in legno in aggiunta a quelle già esistenti che, assieme alle barriere installate da dieci anni sulla spiaggia e per le quali periodicamente viene fatta manutenzione, hanno evitato l’erosione delle dune. La nuove passerelle che sostituiranno la strada saranno sollevate da terra, per favorire lo scambio della sabbia e consentiranno il passaggio di mezzi elettrici leggeri. Le aree parcheggio permetteranno di contingentare il numero delle auto e, contemporaneamente, fungeranno da siti di interscambio. Le persone lasceranno la loro vettura e prenderanno i mezzi pubblici o biciclette.

Il progetto, oltre a questa operazione, prevede la ricostituzione del sistema dunale e della vegetazione. Un intervento che potrebbe essere realizzato con l’utilizzo della sabbia sottomarina che si deposita all’ingresso del porticciolo dell’Ancora. Sabbia ricca di materiale organico in grado di innescare il sistema dunale.

L’amministrazione comunale, inoltre, ha avviato un piano di espropri finalizzato a ricondurre i terreni nel “patrimonio” dunale, così da essere rinaturalizzati. Si tratta del trattato compreso tra la spiaggia del Gabbiano e l’albergo Roccaruja, sia a monte che a valle della strada quindi, della zona alle spalle della Pelosa e di aree condominiali private.

Un’operazione che permetterà di dare nuova vita alle collinette di sabbia che potranno così ricostituire un prezioso sistema dunale, in grado di alimentare la spiaggia.

I lavori, una volta aggiudicato il bando che deve essere emesso, dovrebbero partire dopo l’estate del prossimo anno.

All’incontro cagliaritano erano presenti anche l’assessora ai Lavori Pubblici Antonella Mariani e l’assessora all’Urbanistica Francesca Demontis.

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