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I brani di Piero Marras fanno vibrare il festival Ethno’s

I brani di Piero Marras fanno vibrare il festival Ethno’s

MARTIS. Prendete un vecchio cinghiale bianco e strappatelo per una sera alle sue piazze, alla sua folla di fans che lo ama e lo segue da decenni, e richiudetelo in un piccolo, accogliente e quasi...

05 dicembre 2017
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MARTIS. Prendete un vecchio cinghiale bianco e strappatelo per una sera alle sue piazze, alla sua folla di fans che lo ama e lo segue da decenni, e richiudetelo in un piccolo, accogliente e quasi intimo ambiente. Ebbene, se la caverà benissimo, anzi riuscirà a dare davvero il meglio di se. Così è stato sabato sera a Martis quando Piero Marras è salito sul palco dell’auditorium de “Sa tanca ‘e Idda” ospite del festival Ethno’s. Nelle 13 strepitose edizioni di Ethno’s il cantautore nuorese non aveva mai fatto la sua comparsa, assente ingiustificato, ma è bastato uno dei suoi storici ed inossidabili brani per conquistare letteralmente il numeroso pubblico arrivato dai vari centri dell’Anglona. Accompagnato al pianoforte di Roberto Putzu, Piero Marras ha estratto, non casualmente, dal cilindro che contiene il suo immenso repertorio le canzoni e le ballate che hanno fatto da colonna sonora ad intere generazioni e che ancora riescono a conquistare i cuori, anche dei più giovani, con quel loro linguaggio diretto, a volte dolce a volte amaro, e con quelle sonorità uniche nel loro genere che vantano, nonostante i tanti lustri, tantissimi tentativi di imitazione. Non a caso il brano “Istrales” è stato a gran voce richiesto da un gruppetto di ragazzi presenti e la bellissima “Basta chiudere gli occhi” la ha cantata con lui Sofia, una bimbetta di tre anni che già adora “zio Piero”. Un concerto insomma da gustare dall’inizio alla fine con un grande artista intrigante e affascinante e testimone del suo tempo e della sua isola, come era e come è adesso. Il festival martese proseguirà sabato 9 dicembre con lo spumeggiante concerto del bluesman Francesco Piu, accompagnato dalla batteria di Giovanni Gaias, sempre alle 21,30 e sempre con ingresso gratuito.

Mauro Tedde



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