La Nuova Sardegna

Sassari

Orari anti slot, molti non li rispettano

di Luigi Soriga
Orari anti slot, molti non li rispettano

L’ordinanza del Comune impone la chiusura pomeridiana, ma diverse sale restano aperte nonostante i controlli e le multe 

09 gennaio 2018
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SASSARI. Le sale slot in città sono una ventina. A queste si sommano centinaia di bar con angolo riservato alle macchinette. Un’altissima densità di tentazioni per chi vuole sfidare la sorte col proprio stipendio.

Il Comune di Sassari ha provato a porre un limitatore al fenomeno della ludopatia, con incentivi fiscali per i bar slot free, oppure restringendo le fasce orarie di utilizzo delle macchinette. Purtroppo diversi gestori continuano a ignorare sistematicamente le prescrizioni. Questo perché staccare la spina delle slot soprattutto nella pausa pranzo, come di primo mattino, significa rinunciare a una fetta di introiti consistente. Quindi alcuni preferiscono incorrere nei controlli e nelle sanzioni di 300 euro a botta, piuttosto che cacciare via i clienti.

L’ordinanza del sindaco, datata 28 aprile e poi rivista e corretta il 26 giugno scorso, dispone che i gestori possano accendere le slot dalle 10 sino alle 13. Dopodiché dalle 18 sino all’una di notte, ma solo per quei macchinari vlt che accettano i contanti.

Ore 14, Gaming Hall City della Galleria Tanit, la sala è aperta, tutte le slot sono accese, e all’interno una ventina di clienti, mezza età, tutti uomini tranne due donne, giocano silenziosi. Poco più tardi i vigili urbani in borghese si presentano al titolare, e lo sanzionano per l’ennesima volta. Sarà almeno la quinta multa che viene comminata al locale, sul quale lo sportello delle attività produttive del Comune ha già disposto la chiusura temporanea. L’ordinanza infatti prevede che per determinate condotte ritenute particolarmente gravi, come i casi di recidiva, oltre alla sazione amministrativa possa essere disposta anche la sospensione temporanea dell’attività. Ma Gaming Hall City non solo non ottempera al provvedimento e resta aperto, ma lo fa anche durante gli orari non consentiti. È molto probabile a questo punto che il braccio di ferro con l’amministrazione si risolva con l’intervento della Procura e il sequestro giudiziario della sala.

Naturalmente il Gaming Hall è in ottima compagnia. Infatti in via Caniga anche la sala 168, gestita da commercianti cinesi, è aperta. Si trova di fronte ai parcheggi del parco commerciale, le porte sono chiuse, e per entrare occorre bussare e farsi aprire. Le slot sono tutte accese e c’è un solo cliente che infila le monete. I vigili urbani infliggono 300 euro di multa. Anche in questo caso non è la prima volta che i titolari vengono colti in flagranza.

Stesso discorso per la sala slot gestita dai cinesi 188, sempre a Predda Niedda, a poca distanza dalla Piazzetta. Gli agenti della polizia municipale venerdì scorso avevano multato il locale e ieri pomeriggio stesso copione. Sanzionata anche la Sala Millionaire di via Asproni, aperta attorno alle 16 e con clienti all’interno.

Poi a questa schiera di sale con concessione, si aggiunge la miriade di bar che ospitano le slot. Sono veramente tanti i gestori che non rispettano le fasce orarie, ma i controlli, in mezzo a questa selva disseminata ocunque, diventano più complicati. In via Duca degli Abruzzi, per esempio, il bar Duca alle 13,15 ha le slot accese e tre clienti dentro. E anche la tabbaccheria di fianco non ha spento i dispositivi. Per fortuna entrambi staccano la spina pochi minuti più tardi, evitando i 300 euro di multa. Non possono dire altrettanto il bar Le Vele e il Bar Columbano in via Caniga, come la caffetteria Jenny nei pressi di Bricoman. Nessuno di loro ieri pomeriggio ha rispettato l’ordinanza.

Però ci sono anche sale che hanno deciso di adeguarsi alle prescrizioni, o che almeno ieri e nei giorni scorsi si sono confermate in regola. Come Megaslot a Predda Niedda, La saletta della fortuna a Piazzale Segni, Winner 21 in via Vardabasso, la sala di via Amendola, Iziplay via Deffenu, la sala slot di via Catalocchino, la dea bendata di via Napoli, e In bocca al lupo di via Rosello. Sono solo alcuni esempi, tra i tanti, di fairplay e di sensibilità civica.

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