Nozze dai privati solo in luoghi di pregio
Sorso, via libera della commissione Affari generali al regolamento che approderà presto in aula
27 marzo 2018
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SORSO. Via libera in commissione al regolamento per la celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili. Il parlamentino degli Affari generali ha esaminato le nuove norme che riguardano la possibilità, annunciata dall’amministrazione comunale di Sorso nelle scorse settimane, di celebrare le nozze anche al di fuori dei consueti spazi pubblici del municipio e del palazzo Baronale, e quindi di aprire la strada ai riti direttamente all’interno dei ristoranti della città.
Per entrare in graduatoria c’è soltanto un ostacolo da superare: è necessario dimostrare il valore artistico, culturale, storico, paesaggistico e architettonico della struttura. Il documento licenziato dalla commissione parte analizzando la situazione degli spazi pubblici, e prevede che la giunta comunale, con una propria delibera, possa ampliare l’offerta dei luoghi pubblici esterni alla casa comunale nei quali poter celebrare le nozze.
La novità riguarda l’apertura alle celebrazioni anche in aree e locali privati. Su quest’ultimo punto – si tratta di una liberalizzazione accolta con favore dalle attività produttive – il regolamento prevede però un meccanismo farraginoso che rischia di lasciare fuori in parecchi, soprattutto ristoratori, ma anche b&b. La norma prevede infatti la pubblicazione annuale di un avviso pubblico, una manifestazione di interesse, alla quale verranno invitati a partecipare i soggetti titolari di concessione demaniale sul litorale comunale e tutti i privati che godono di diritti reali su strutture di «particolare valore artistico, culturale, storico, paesaggistico e architettonico». Requisiti di accesso stringenti – non sono richiesti ai primi, quelli in area demaniale lungo la fascia costiera – che potrebbero rendere la vita complicati a molti ristoratori del territorio. In ogni caso, l’approvazione del nuovo regolamento è prevista durante la prossima seduta dell’assemblea civica, che si riunirà il 6 aprile. (s.sant.)
Per entrare in graduatoria c’è soltanto un ostacolo da superare: è necessario dimostrare il valore artistico, culturale, storico, paesaggistico e architettonico della struttura. Il documento licenziato dalla commissione parte analizzando la situazione degli spazi pubblici, e prevede che la giunta comunale, con una propria delibera, possa ampliare l’offerta dei luoghi pubblici esterni alla casa comunale nei quali poter celebrare le nozze.
La novità riguarda l’apertura alle celebrazioni anche in aree e locali privati. Su quest’ultimo punto – si tratta di una liberalizzazione accolta con favore dalle attività produttive – il regolamento prevede però un meccanismo farraginoso che rischia di lasciare fuori in parecchi, soprattutto ristoratori, ma anche b&b. La norma prevede infatti la pubblicazione annuale di un avviso pubblico, una manifestazione di interesse, alla quale verranno invitati a partecipare i soggetti titolari di concessione demaniale sul litorale comunale e tutti i privati che godono di diritti reali su strutture di «particolare valore artistico, culturale, storico, paesaggistico e architettonico». Requisiti di accesso stringenti – non sono richiesti ai primi, quelli in area demaniale lungo la fascia costiera – che potrebbero rendere la vita complicati a molti ristoratori del territorio. In ogni caso, l’approvazione del nuovo regolamento è prevista durante la prossima seduta dell’assemblea civica, che si riunirà il 6 aprile. (s.sant.)