Passa il bilancio da 47 milioni «Le nostre finanze sono a posto»
di Barbara Mastino
Ozieri, il consiglio ha approvato anche il documento di programmazione per il prossimo triennio Invariate le tasse. Risorse per fiera, cultura e Giudice di Pace. Ma l’opposizione non risparmia critiche
30 marzo 2018
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OZIERI. Un bilancio di 47 milioni e poco meno di 300 mila euro, che rispetta i limiti di finanza pubblica, approvato entro il 31 marzo e che dopo dieci anni non ha dovuto fare i conti con i tagli di trasferimenti dagli enti superiori.
Queste le previsioni 2018 del Comune di Ozieri, che mercoledì nel consiglio comunale ha approvato, tra le altre cose, il bilancio dell’anno e la programmazione del prossimo triennio. Restano invariate le tariffe comunali, anche se si prevede una riduzione minima della tassa rifiuti Tari «in previsione - ha spiegato l’assessore Anastasia Ladu - del calo dei conferimenti della frazione umida che avverrà con l’entrata in attività del compostaggio domestico, di cui hanno fatto richiesta circa trecento cittadini», e ci sono a disposizione anche fondi spendibili, circa 250 mila euro, e spazi di manovra per contrarre mutui, anche perché dopo gli ultimi accertamenti Ozieri ha registrato il più basso tasso di indebitamento degli ultimi vent’anni.
Finanze a posto, ha detto quindi l’assessore Ladu, con fondi subito a disposizione per la fiera, l’ufficio del Giudice di Pace, la valorizzazione del patrimonio culturale (Premio Ozieri e dal Centro di documentazione della Cultura) e con la possibilità di progettare. Anche con il contributo delle opposizioni, soprattutto nelle commissioni, come detto sia dall’assessore sia dal sindaco Marco Murgia: opposizioni che hanno avuto parecchio da eccepire sul documento finanziario, «non vedendo in esso previsioni di sviluppo e risposte per i cittadini ma solo fredda amministrazione di fondi che giungono dall’alto», ha detto il capogruppo di Progetto Ozieri Adriana Sotgia, e trovandovi «anche su indicazione della relazione del revisore dei conti - ha detto invece il capogruppo di Prospettive Marco Peralta - più di una criticità soprattutto per quanto concerne previsioni troppo ottimistiche sulle entrate previste e poca chiarezza sull’esatto ammontare dei contenziosi che il Comune ha ancora aperti». Numerose sono state le questioni tecniche affrontate in una seduta lunga e tratti accesa, nella quale si sono sviscerati alcuni punti particolarmente controversi di un documento di circa 800 pagine. Altro punto legato al bilancio, e su richiesta dei proponenti (Progetto Ozieri) discusso come primo argomento invece che alla fine, è stato quello della più volte citata richiesta di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate di una quota di Iva non versata per una concessione di terreni per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Questione lunga e controversa per il fatto che, essendoci di mezzo il consorzio Zir - ente di diritto privato ed effettivo proprietario dei terreni, ceduti al Comune che li aveva poi concessi alle ditte richiedenti - ha provocato confusione sull’effettivo “debitore” di quell’Iva. Quello che alla fine è emerso e che l’Iva richiesta - senza sanzioni - sarà versata rivalendosi però sulle società concessionarie. La spesa per il Comune, alla fine, ammonta ai 30mila euro della consulenza da parte di un professionista alla quale era stato affidato il compito di risolvere la controversa vicenda.
Queste le previsioni 2018 del Comune di Ozieri, che mercoledì nel consiglio comunale ha approvato, tra le altre cose, il bilancio dell’anno e la programmazione del prossimo triennio. Restano invariate le tariffe comunali, anche se si prevede una riduzione minima della tassa rifiuti Tari «in previsione - ha spiegato l’assessore Anastasia Ladu - del calo dei conferimenti della frazione umida che avverrà con l’entrata in attività del compostaggio domestico, di cui hanno fatto richiesta circa trecento cittadini», e ci sono a disposizione anche fondi spendibili, circa 250 mila euro, e spazi di manovra per contrarre mutui, anche perché dopo gli ultimi accertamenti Ozieri ha registrato il più basso tasso di indebitamento degli ultimi vent’anni.
Finanze a posto, ha detto quindi l’assessore Ladu, con fondi subito a disposizione per la fiera, l’ufficio del Giudice di Pace, la valorizzazione del patrimonio culturale (Premio Ozieri e dal Centro di documentazione della Cultura) e con la possibilità di progettare. Anche con il contributo delle opposizioni, soprattutto nelle commissioni, come detto sia dall’assessore sia dal sindaco Marco Murgia: opposizioni che hanno avuto parecchio da eccepire sul documento finanziario, «non vedendo in esso previsioni di sviluppo e risposte per i cittadini ma solo fredda amministrazione di fondi che giungono dall’alto», ha detto il capogruppo di Progetto Ozieri Adriana Sotgia, e trovandovi «anche su indicazione della relazione del revisore dei conti - ha detto invece il capogruppo di Prospettive Marco Peralta - più di una criticità soprattutto per quanto concerne previsioni troppo ottimistiche sulle entrate previste e poca chiarezza sull’esatto ammontare dei contenziosi che il Comune ha ancora aperti». Numerose sono state le questioni tecniche affrontate in una seduta lunga e tratti accesa, nella quale si sono sviscerati alcuni punti particolarmente controversi di un documento di circa 800 pagine. Altro punto legato al bilancio, e su richiesta dei proponenti (Progetto Ozieri) discusso come primo argomento invece che alla fine, è stato quello della più volte citata richiesta di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate di una quota di Iva non versata per una concessione di terreni per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Questione lunga e controversa per il fatto che, essendoci di mezzo il consorzio Zir - ente di diritto privato ed effettivo proprietario dei terreni, ceduti al Comune che li aveva poi concessi alle ditte richiedenti - ha provocato confusione sull’effettivo “debitore” di quell’Iva. Quello che alla fine è emerso e che l’Iva richiesta - senza sanzioni - sarà versata rivalendosi però sulle società concessionarie. La spesa per il Comune, alla fine, ammonta ai 30mila euro della consulenza da parte di un professionista alla quale era stato affidato il compito di risolvere la controversa vicenda.