La Nuova Sardegna

Sassari

Acquazzoni da calamità naturale

Acquazzoni da calamità naturale

Bonorva, il Comune chiede aiuto alla Regione. Rinviata “Binos in sos ottorinos”

04 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





BONORVA. La pioggia che cade ininterrottamente da giorni ha causato notevoli danni e disagi agli agricoltori, allevatori e operatori locali che hanno notevoli difficoltà a transitare con i mezzi di trasporto, o anche a piedi, per raggiungere il posto di lavoro e accudire al bestiame che, in qualche caso, è stato sorpreso dal maltempo al pascolo nei terreni ormai invasi dall’acqua mista a fanghiglia. Gli amministratori comunali e gli addetti alla protezione civile hanno ricevuto continue sollecitazioni per vari interventi. L’ufficio tecnico comunale ha fatto un sopralluogo nei vari siti penalizzati dal fenomeno e constatato diverse situazioni di grave disagio. La giunta presieduta da Massimo D’Agostino, su richiesta dell’assessore all’ambiente Aldo Salaris, si è riunita d’urgenza e, verificata la consistenza e gravità dei danni, ha deciso di inoltrare domanda alla Regione per il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Risulta interessata dal nubifragio la pianura di Santa Lucia. In particolare nei pressi della chiesetta secentesca e le cumbessias, nella quale, per tradizione il primo maggio si recano i fedeli per scogliere qualche voto alla Santa Martire, è difficilmente raggiungibile per l’esondazione del rio Irde le cui acque hanno distrutto quasi completamente il piano di una stradina rurale che collega il luogo sacro, le vicine Domus di Sant’Andria Priu e il parco Mariani alla provinciale 43. Grave la situazione anche nelle campagne intorno alla piccola frazione della “Riforma”, sotto il vulcano spento di Cujairu, dove le acque hanno invaso i pascoli e i terreni seminati e reso difficile l’accesso alle aziende. Uno sguardo particolare è rivolto alla “Rocca” di Rebeccu che da qualche settimana è monitorata perché dalle pareti laterali si sono staccate diverse tonnellate di roccia. Una delle possibili vie d’accesso alla frazione che, dalla zona di “Cantaruaddes”, passando a lato di “Sas Presones”, conduce al centro, è diventata intransitabile. Una frana ha bloccato la strada rurale che, dalla periferia del paese, passa per la zona di “Funtana Elighe” e si collega alla statale 131. Le continue piogge hanno accentuato anche la situazione di pericolo in località “Coas de Cossu”, dove a causa di un forte avvallamento del terreno, si crea un’enorme pozzanghera che rappresenta un pericolo per gli automobilisti.

Il maltempo ha convinto i “Fedales del ‘68”, pur a malincuore, a decidere di sospendere la manifestazione intitolata “Binos in sos ottorinos” prevista per sabato 5 e rinviarla a una nuova data. Emidio Muroni

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative