La Nuova Sardegna

Sassari

Sit in delle animaliste a Sennori: «La cagnetta doveva restare qui»

di Salvatore Santoni
Sit in delle animaliste a Sennori: «La cagnetta doveva restare qui»

Ancora polemiche sulla vicenda della randagia “Sfortunata” che ora ha trovato casa a Sassari. Olimpia Cattari, animatrice della protesta, accusa l’amministrazione: non ha rispettato l’iter

26 maggio 2018
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SENNORI. Non accennano a placarsi le polemiche sul caso di Sfortunata, la cagnetta randagia di Sennori che per un banale errore, dopo essere stata curata da una brutta infezione, era finita nel canile sbagliato ed è poi stata adottata scatenando le proteste di alcune animaliste sennoresi, che invece avrebbero voluta tenerla nel territorio.

Ieri mattina in consiglio comunale si sarebbe dovuto svolgere un question time sul caso, ma la seduta in prima convocazione è andata deserta. L’animatrice della protesta, la giovane sennorese Olimpia Cattari, si è presentata nell’aula di via Brigata Sassari insieme con altre animaliste per un sit in con tanto di registrazione di un video, che sta spopolando sui social network, dove accusa l’amministrazione comunale guidata da Nicola Sassu e afferma di essere stata offesa.

«Il Consiglio è stato rimandato perché non era presente la maggioranza – ha esordito la giovane animalista –. Sono qui per dare voce e giustizia a Sfortunata. La cagnetta è stata sballottata da un ente all’altro senza rispettare l’iter procedurale».

La ragazza ripercorre poi le tappe della vicenda che si è sviluppata nelle ultime settimane. «Il cane era introvabile – continua nel video – né la clinica né l’assessore competente né i vigili urbani erano a conoscenza dell’esatta collocazione di Sfortunata».

«Sono venuta a scoprire che non era nel canile convenzionato – ha aggiunto la giovane –. La cosa che mi lascia perplessa è che dopo numerose telefonate ai vari enti si scopre che il cane viene adottato da un’operatrice del canile di Sassari. Perché viene adottato proprio quel cane? Come mai tutto così in fretta? A queste domande non avrò mai una risposta perché credo che sia troppo difficile ammettere errori e ripartire L’animalista ha poi replicato alle dichiarazioni del primo cittadino tacciandole come «scaricabile di responsabilità» e sostenendo di essere stata sbeffeggiata.

«È giusto che la popolazione sennorese sappia – ha continuato l’animalista – che sono stata offesa e ritenuta scomoda; considerata come una che metteva i bastoni tra le ruote alla macchina amministrativa. Proprio io che ho consentito a questo Comune di attivare diverse pratiche per l’adozione di cani».

E ancora, la stilettata finale: «Quando vi faccio comodo sono la referente dei cani – ha affermato la giovane – mentre quando fa comodo a voi sono scomoda, inopportuna e senza titolarità per avere delle semplici informazioni. Vorrei ricordarvi che quando chiamo per una sollecitazione è vostro compito intervenire perché si tratta di un vostro mandato e non per una gentile concessione». Il video ha superato le cento condivisioni e viaggia oltre le 1400 visualizzazioni.

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