La Nuova Sardegna

Sassari

Peste suina e blue tongue, il punto sulla ricerca

Peste suina e blue tongue, il punto sulla ricerca

Oggi a Promocamera l’Istituto Zooprofilattico presenta i risultati ottenuti a tutela della salute

31 maggio 2018
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SASSARI. Una ricerca è stata condotta su batteri e resistenza ai farmaci, una delle grandi sfide sanitarie del nuovo secolo, altre su blue tongue e peste suina e ancora sull’interazione dei patogeni nelle ostriche di allevamento. E poi i nuovi modelli organizzativi a supporto della produzione biologica e a tutela del consumatore. Per il nono anno consecutivo l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna organizza il convegno per fare il punto sui risultati delle sue attività di ricerca. Li presenta oggi, giovedì 31, nella sala convegni di Promocamera, a Predda Niedda, con gli interventi introduttivi del direttore generale, Alberto Laddomada e il direttore sanitario, Simonetta Cherchi.

La giornata si propone come momento di presentazione, comunicazione e formazione agli operatori sanitari del territorio dei risultati dell’attività di ricerca condotta negli ultimi anni, con riferimento alle ricadute per lo stato sanitario delle popolazioni animali, del benessere animale e della sicurezza degli alimenti. L’approccio dell’Istituto è infatti quello di collaborare ad una unica strategia di benessere e salute pubblica, che vede la salute animale strettamente collegata a quella umana.

L’Istituto sardo fa parte di una rete di servizi estesa sull'intero territorio nazionale e costituita dai 10 Istituti Zooprofilattici Sperimentali e da 90 sezioni diagnostiche presenti in quasi tutte le province italiane. E ha fra i suoi compiti il supporto operativo della Regione nell'ambito dei piani nazionali di profilassi e risanamento della zootecnia. E’ parte attiva e assume ruolo strategico, ad esempio, nel Piano Straordinario della Regione di eradicazione della Peste Suina, drasticamente ridotta del 90 per cento negli ultimi sei anni. L’Istituto ha anche l’obiettivo di una vigilanza continua in termini di sicurezza alimentare, come nel recente caso dei molluschi pescati nello stagno di Santa Gilla di Cagliari, rivelatisi pericolosi per la salute proprio grazie a campionature dell’Istituto nell'ambito del piano di monitoraggio predisposto dall’assessorato regionale alla Sanità.

La ricerca, al centro del convegno di domani, è un’altra delle competenze dello Zooprofilattico, che sta diventando via via sempre più rilevante e sta acquisendo sempre più importanza e riconoscimento internazionale. Il convegno è riservato ad operatori sanitari del territorio.

Si comincia alle 8.30, con la registrazione dei partecipanti, per proseguire con le relazioni. Interverranno Sebastiana Tola, Germano Orrù, Daniela Mandas Davide Pintus, Ilaria Dupré, Stefano Lollai, Andrea Orrù, Cosimo Zidda e Giulia Franzoni che illustreranno il perché degli approfondimenti fatti e riepilogheranno i risultati che le ricerche condotte hanno dato, offrendo così strumenti per avviare nuove strategie a tutela della salute pubblica.



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