La vertenza per la stabilizzazione
«Incontro tra artieri, Regione e Agris»
Il consigliere Daniele Cocco annuncia l’impegno preso per i precari
26 ottobre 2018
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OZIERI. «Presto un incontro con assessore e direttore affinché gli artieri vengano edotti in maniera ufficiale sulla tempistica che dovrà portare alla loro stabilizzazione». Questo l’impegno del consigliere regionale Daniele Cocco, estensore e primo firmatario dell’emendamento che nel 2016 previde la stabilizzazione degli ultimi artieri precari in Agris rimasti senza contratto dopo le assunzioni promesse nel 2015, a commento delle recenti esternazioni degli stessi precari che avevano annunciato una denuncia alla Procura per chiedere l’introduzione in ruolo.
«Credo che sia giunto il momento – dice Cocco – di fare chiarezza, una chiarezza che sancisca definitivamente la stabilizzazione delle persone che ne hanno diritto non per grazia ricevuta ma per legge approvata dal consiglio regionale con l’articolo 3 della legge 37 del 23 dicembre 2016. Dalle interlocuzioni avviate in questi giorni con l’assessore al personale Filippo Spanu e il direttore di Agris Roberto Zurru ho potuto constatare la loro grande disponibilità alla risoluzione definitiva del problema, ma questo non è sufficiente per cui ho chiesto la calendarizzazione a brevissimo di un incontro».
Il problema delle assunzioni in pianta stabile non riguarda solo – e non è poco – le nove famiglie dei precari, ma anche le stesse strutture Agris dell’incremento ippico, che hanno, dice Cocco, «grande necessità di queste competenze all’interno dell’agenzia». «Vigilerò con grande attenzione, comunque rammaricato per i lunghi tempi della burocrazia» dice Cocco. (b.m.)
«Credo che sia giunto il momento – dice Cocco – di fare chiarezza, una chiarezza che sancisca definitivamente la stabilizzazione delle persone che ne hanno diritto non per grazia ricevuta ma per legge approvata dal consiglio regionale con l’articolo 3 della legge 37 del 23 dicembre 2016. Dalle interlocuzioni avviate in questi giorni con l’assessore al personale Filippo Spanu e il direttore di Agris Roberto Zurru ho potuto constatare la loro grande disponibilità alla risoluzione definitiva del problema, ma questo non è sufficiente per cui ho chiesto la calendarizzazione a brevissimo di un incontro».
Il problema delle assunzioni in pianta stabile non riguarda solo – e non è poco – le nove famiglie dei precari, ma anche le stesse strutture Agris dell’incremento ippico, che hanno, dice Cocco, «grande necessità di queste competenze all’interno dell’agenzia». «Vigilerò con grande attenzione, comunque rammaricato per i lunghi tempi della burocrazia» dice Cocco. (b.m.)