La Nuova Sardegna

Sassari

Chiaramonti onora i suoi caduti

Chiaramonti onora i suoi caduti

Suggestiva commemorazione in paese per la festa del 4 novembre

06 novembre 2018
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CHIARAMONTI. I nomi sono sempre gli stessi, da anni. Eppure, ogni volta, a sentirli elencare in occasione delle celebrazioni per il 4 novembre, ai piedi del monumento al Milite ignoto e dopo la lettura del bollettino della Vittoria firmato nel 1918 da Diaz, fa sempre un certo effetto. Quell’elenco di caduti di tutte le guerre, morti durante i combattimenti o per le ferite e malattie riportate, sembra infatti troppo lungo per un paese piccolo come Chiaramonti che, cento anni fa, ha condiviso la sorte di altri paesi d’Italia sacrificando molti dei suoi giovani figli all’ideale della Patria e della pace. Persone e ideali che sono stati ricordati domenica nella messa celebrata da don Gabriel Mpolo e quindi davanti al monumento che Chiaramonti ha dedicato «ai suoi figli morti per la Patria», nei giardini di piazza Repubblica, per l’alzabandiera, la deposizione della corona d’alloro e la preghiera ai caduti, la lettura del bollettino della vittoria, della motivazione della medaglia d’oro al valore militare alla memoria del milite ignoto e dei nomi dei chiaramontesi caduti nelle diverse guerre. Presenti alla commemorazione, oltre al sindaco Alessandro Unali e gli altri amministratori comunali, il maresciallo Pierfranco Ruiu e i carabinieri della locale stazione, la compagnia barracellare guidata dal capitano Lorenzo Puggioni, i volontari della Croce Azzurra con la presidente Stefania Oggiano, molti cittadini e soprattutto bambini e ragazzi. «La pace – ha detto il sindaco Unali –si costruisce anche con i nostri comportamenti quotidiani». (l.v.)

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