La Nuova Sardegna

Sassari

Anglona e Bassa valle con l’ospedale di Tempio

Anglona e Bassa valle con l’ospedale di Tempio

Solidarietà contro i tagli da sindaci e cittadini. Il coro di Viddalba improvvisa uno spettacolo 

17 novembre 2018
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VIDDALBA. Coinvolge in prima persona i galluresi, ma non lascia indifferenti gli abitanti dei Comuni della Bassa valle del Coghinas e dell'Anglona. E non solo perché la distanza in termini di chilometri tra Tempio e queste aree del nord dell'Isola è piuttosto contenuta.

La protesta in scena ormai da diverse settimane all’interno dell'ospedale “Paolo Dettori” di Tempio coinvolge un bel pezzo del nord dell'isola. Il timore che la struttura ospedaliera gallurese possa subire ulteriori tagli preoccupa non solo i tempiesi.

Dalla vicina Anglona e dai centri della Bassa valle sono ormai diverse le manifestazioni di solidarietà per il presidio degli occupanti. Non meno di settanta persone che, a turno, occupano in segno di permanente protesta l’ingresso dell’ospedale con modalità pacifiche. Non c’è stato amministratore della Gallura interna che non abbia fatto capolino al “Dettori” per dichiarare il proprio sostegno alla difficile battaglia del presidio.

Tutti hanno voluto essere fisicamente presenti almeno per un giorno, anche esponenti dell'associazionismo e del mondo dell'arte e dello spettacolo. Tra questi il coro di Viddalba diretto dal maestro Giovanni Puggioni. Segno che la vertenza non riguarda esclusivamente chi risiede in Gallura. Buona parte della sua utenza l’ospedale “Dettori” l’ha sempre ricevuta, non a caso, proprio dai centri dell’Anglona e della Bassa valle.

Molti, anche in un passato recente, hanno apprezzato la qualità delle sue eccellenze. Servizi e prestazioni mediche che hanno fatto di questo ospedale un punto di riferimento per generazioni di galluresi e anglonesi. Per questo motivo è possibile che, dopo i sindaci galluresi, a rompere il muro del silenzio possano essere anche i loro colleghi di altri centri.

D’altronde, se si dà una scorsa a lungo elenco di adesioni alla petizione in corso al “Dettori”, si scoprirà che tra le migliaia di firme ce ne sono tante di cittadini non galluresi.

Giuseppe Pulina

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