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Il diario dei ricordi del campione di pesistica Tore Sanna

Il diario dei ricordi del campione di pesistica Tore Sanna

NULVI. La storia di Tore Sanna è una di quelle che andrebbero raccontate ai ragazzi d’oggi, molti dei quali non conoscono il significato di parole come sacrificio, tenacia, forza di volontà,...

26 novembre 2018
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NULVI. La storia di Tore Sanna è una di quelle che andrebbero raccontate ai ragazzi d’oggi, molti dei quali non conoscono il significato di parole come sacrificio, tenacia, forza di volontà, passione. Tore Sanna è ora un pensionato del Comune di Nulvi, ente per il quale ha lavorato per una trentina d’anni, ma la sua giovinezza è stata costellata di grandi soddisfazioni grazie alla sua immensa passione per lo sport. In particolare per un sport duro e impegnativo e che richiede grandi sacrifici, la pesistica.

Tore Sanna infatti nei primi anni 60 dopo essere stato più volte campione regionale di questa disciplina ed aver partecipato a diversi campionati nazionali cogliendo anche un terzo posto, nel 1965 ad Udine vinse il titolo italiano dei pesi medi. Le sue imprese sportive però non sono conosciute a tutti, nemmeno ai giovani del paese, essendo la pesistica una disciplina poco praticata e quindi poco ospitata nei principali mass media. Tore Sanna però già dalle sue prime gare agonistiche ha raccolto in un libricino tutti i suoi ricordi, tutte le tappe della sua carriera sportiva che lo portarono anche a sfiorare la partecipazione alle Olimpiadi. «Purtroppo però – come racconta Tore Sanna, che nel frattempo aveva fondato la Polisportiva Nulvese inanellando ottimi risultati anche con altri giovani atleti nulvesi – la federazione nazionale mi escluse dalla partecipazione alla squadra azzurra per un nonnulla, preferendo premiare una grossa società del continente molto meglio rappresentata in federazione rispetto alla piccola e giovane Polisportiva Nulvese».

Un diario di ricordi e di emozioni vissute, che sono anche un interessante spaccato della vita e dello sport di quegli anni, che ora Tore Sanna vorrebbe provare a pubblicare grazie all’aiuto di qualche buon amico o di qualche associazione che volesse sostenere l’iniziativa. «Questa è la storia di un povero ragazzo appassionato di sport e soprattutto di pugilato», esordisce Tore Sanna nel racconto scritto di sua mano su un vecchio quaderno scolastico dell’epoca. E racconta di come si avvicinò alla pesistica insieme ad un amico utilizzando pesi rudimentali ricavati con pietre di tufo di diverso peso. Poi l’incontro con il grande Pino Sirianni e con la Polisportiva Italia di Sassari che lo lanciarono verso il titolo italiano.

Mauro Tedde



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