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Sassari, video e ricatti a 23 donne: prosciolto lo stalker

di Nadia Cossu ; w; Disturbo bipolare e disturbo di personalità che a detta del perito Diego Primavera «avrebbero alterato le capacità di intendere e volere dell’imputato che, al momento del fatto, risultavano totalmente scemate». Ed è sulla base di queste conclusioni che il gup di Cagliari Gabriella Muscas ha prosciolto G.N., sassarese di 54 anni. L’uomo, nel 2011, aveva reso la vita impossibile a decine di persone. Erano 23 in tutto le persone offese nel processo che si è celebrato a Cagliari. Titolare dell’inchiesta era la Dda considerato che G.N. era in possesso di diverso materiale pedopornografico che secondo la Procura in più di un’occasione si sarebbe procurato riprendendo giovani vittime (di 16 e 17 anni) mentre facevano la doccia negli spogliatoi delle palestre di Sassari che frequentavano. «Riprese zoomate – scriveva il pm – su particolari anatomici del seno e delle natiche». All’imputato (difeso dagli avvocati Antonio Secci e Sara Luiu) erano contestati i reati di violenza sessuale, estorsione, danneggiamento, ricettazione. Era accusato di aver squarciato le gomme delle auto di alcune persone, in un caso con l’aggravante di averlo fatto per poter poi molestare la vittima prescelta in un parcheggio pubblico. Il 54enne doveva anche rispondere di furto aggravato per aver rubato il portafoglio dalla borsetta che una giovane sassarese aveva appoggiato su un seggiolino al PalaSerradimigni. E come se non bastasse l’aveva minacciata di non restituirglielo «qualora non avesse simulato al telefono un rapporto sessuale con lui». Cosa che non avvenne perché la vittima lo denunciò.
Sassari, video e ricatti a 23 donne: prosciolto lo stalker

Il perito: «L’imputato aveva un disturbo di personalità che alterava la capacità di intendere e volere»

16 dicembre 2018
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SASSARI. Disturbo bipolare e disturbo di personalità che a detta del perito Diego Primavera «avrebbero alterato le capacità di intendere e volere dell’imputato che, al momento del fatto, risultavano totalmente scemate». Ed è sulla base di queste conclusioni che il gup di Cagliari Gabriella Muscas ha prosciolto G.N., sassarese di 54 anni.

L’uomo, nel 2011, aveva reso la vita impossibile a decine di persone. Erano 23 in tutto le persone offese nel processo che si è celebrato a Cagliari. Titolare dell’inchiesta era la Dda considerato che G.N. era in possesso di diverso materiale pedopornografico che secondo la Procura in più di un’occasione si sarebbe procurato riprendendo giovani vittime (di 16 e 17 anni) mentre facevano la doccia negli spogliatoi delle palestre di Sassari che frequentavano. «Riprese zoomate – scriveva il pm – su particolari anatomici del seno e delle natiche». All’imputato (difeso dagli avvocati Antonio Secci e Sara Luiu) erano contestati i reati di violenza sessuale, estorsione, danneggiamento, ricettazione. Era accusato di aver squarciato le gomme delle auto di alcune persone, in un caso con l’aggravante di averlo fatto per poter poi molestare la vittima prescelta in un parcheggio pubblico. Il 54enne doveva anche rispondere di furto aggravato per aver rubato il portafoglio dalla borsetta che una giovane sassarese aveva appoggiato su un seggiolino al PalaSerradimigni. E come se non bastasse l’aveva minacciata di non restituirglielo «qualora non avesse simulato al telefono un rapporto sessuale con lui». Cosa che non avvenne perché la vittima lo denunciò.

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