La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Lo spunto è stato offerto dalla celebrazione del settantesimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Alla scuola Brunelleschi, l’attesa del Natale si è celebrata in modo differente dal solito: l’allestimento del presepe - i cui personaggi principali sono arabo-palestinesi e curdi - è stato accompagnato dall’idea di inserire nel classico spirito natalizio qualcosa che andasse oltre. Gli studenti hanno fatto attività sul tema della dichiarazione dei diritti dell’uomo e alcuni suoi articoli sono stati approfonditii: da qui l’idea di dare vita a due alberi di Natale sul tema dei diritti umani, realizzati con corredo fotografico relativo alle vicende dello Yemen, della Siria, dei palestinesi. Però, siccome da cosa nasce cosa, gli alberi da due sono diventati molti di più, tanti da creare un percorso che si sviluppa sui tre piani della scuola, con argomenti legati alla didattica come quelli sulla geometria, Monumenti Aperti, l’Asinara, Geografia Astronomica. L’albero diventa così veicolo di un messaggio facilmente recepibile dai ragazzi e da chiunque vorrà visitare l’esposizione che sarà aperta tutto l’anno poiché il tema dei diritti umani non termina con le festività natalizie.

Emanuele Fancellu