La Nuova Sardegna

Sassari

Il Parco con un progetto ad Hannover

di Gavino Masia
Il Parco con un progetto ad Hannover

Anche l’Asinara alla conferenza mondiale degli ecosistemi con la valorizzazione delle praterie di posidonia

10 ottobre 2019
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PORTO TORRES. Il Parco nazionale dell’Asinara sarà presente alla conferenza mondiale sui servizi ecosistemici - dal 21 al 25 ottobre nella città tedesca di Hannover - con un progetto innovativo che punta alla valorizzazione dei servizi ecosistemici dell'habitat della posidonia oceanica.

La prateria di posidonia rappresenta infatti la “comunità più importante” del Mediterraneo per la conservazione della biodiversità e raffigura il massimo livello di sviluppo e complessità che un ecosistema può raggiungere.

Progetto SeaForest Life. Ha come obiettivo generale l’incremento della capacità dei serbatoi di carbonio delle praterie di Posidonia dell’Asinara, peraltro già protette da convenzioni dell’Ue, attraverso azioni di riduzione del degrado e successivo consolidamento dell’habitat marino. Un progetto che contribuisce alla riduzione dei valori di anidride carbonica e del conseguente effetto serra. Le praterie rappresentano un ecosistema importantissimo da molti punti di vista, ma nonostante l'importanza di questo servizio ecosistemico, anche dal punto di vista della biodiversità che esso ospita, questo habitat sta diminuendo a un tasso che è quattro volte più alto di quello delle foreste terrestri.

Asinara. L’area oggetto di studio include, oltre al Parco, anche il Sito di interesse comunitario dell’isola Piana. Il progetto Life prevede la quantificazione dei depositi di carbonio e la stima del tasso di modifica in relazione al degrado dell’habitat dovuto agli impatti generati dagli ancoraggi e dagli ormeggi delle imbarcazioni da diporto. A riguardo è stato realizzato l’aggiornamento della cartografia dell’habitat mediante l’ausilio di immagini satellitari multispettrali ad alta risoluzione. E’ stato inoltre svolto - mediante l’impiego delle immagini a media risoluzione usando la banda dell’infrarosso - un monitoraggio delle zone a maggiore frequentazione degli ancoraggi, al fine di individuare e quantificare il degrado e lo stato di conservazione delle praterie di posidonia oceanica presenti nelle aree di interesse del progetto.

I risultati. Dai primi risultati è apparso evidente un elevato impatto da parte delle imbarcazioni in aree particolarmente sensibili. Nell’area dell’isola Piana e nel Parco dell’Asinara, ad esempio, si sono registrate 367 imbarcazioni censite analizzando 4 scene temporali (16 e 26 luglio, 10 e 15 agosto 2019) di cui 70 ancoraggi su posidonia oceanica. Solo 28 imbarcazioni hanno avuto un basso impatto, mentre 202 imbarcazioni hanno avuto un impatto medio e 167 un impatto elevato. Le praterie di posidonia sono minacciate da numerosi fattori di stress, principalmente legati alle attività antropiche come la costruzione di porti, l'inquinamento, la pesca a strascico, l’ancoraggio incontrollato e altre attività antropiche. «Una delle azioni di SeaForest Life prevede la realizzazione di un piano di gestione degli ormeggi – dice il vicepresidente dell’Ente Parco Antonio Diana - per ridurre l'impatto di questa pratica sulla prateria di posidonia: i piani di gestione degli ormeggi saranno attuati in collaborazione con gli enti gestori dei parchi nazionali che già sviluppano regole specifiche per l’ormeggio e l'ancoraggio».

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