la competizione internazionale
D’Alessandro: creiamo un progetto per accedere ai fondi dell’Ue
SASSARI. Una competizione internazionale per la realizzazione di un progetto che chiama in causa tutte le forze. L’Unione Europea lancia l’idea e la prefetta Maria Luisa D’Alessandro risponde e...
22 ottobre 2019
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SASSARI. Una competizione internazionale per la realizzazione di un progetto che chiama in causa tutte le forze. L’Unione Europea lancia l’idea e la prefetta Maria Luisa D’Alessandro risponde e convoca sindaci e forze dell’ordine di Sassari e Gallura per redigere un piano e accedere ai fondi messi a disposizione dall’Ue. «La gestione del rischio – ha spiegato la D’Alessandro – è molto complessa, il cambiamento climatico è un problema serio e reale e dobbiamo essere in grado di creare un piano di gestione delle emergenze che non può non passare attraverso i Comuni e i sindaci che conoscono in maniera millimetrica il territorio». La prefetta – che ha più volte sottolineato «l’importanza di conoscersi per potersi coordinare al meglio» – ha individuato e elencato alcuni punti contenuti nel documento internazionale che sta alla base del progetto.
«Tra le varie novità il dipartimento di Protezione civile – ha spiegato – sta studiando con le Regioni una piattaforma tecnologica che permetterà di individuare i segnali di allarme e comunicarli con un sistema di messaggistica telefonica ai cittadini che in quel dato momento si trovano in una zona a rischio. Attraverso il monitoraggio delle celle telefoniche agganciate». La prefetta ha poi parlato del «coinvolgimento sempre più importante delle forze armate in tutte le fasi della gestione del rischio» e della necessità di «diffondere la cultura della protezione civile fin dai primi anni di scuola».
Una sfida culturale condivisa anche dal rettore Massimo Carpinelli che ha garantito l’impegno dell’Università.
All’assemblea hanno preso la parola i sindaci di Sassari, Alghero, Ozieri, Valledoria, Bultei, La Maddalena per evidenziare la mancanza di attrezzature e mezzi. O, come nel caso di Valledoria, di un distaccamento dei vigili del fuoco. Criticità enorme per un comune costiero. Ad aggiungere problemi «c’è una rete normativa – ha detto il sindaco della Maddalena Luca Montella – che andrebbe rivista».
Tutti hanno concordato sull’esigenza di fare una prevenzione adeguata per poter assicurare un controllo del territorio più efficiente. (na.co.)
«Tra le varie novità il dipartimento di Protezione civile – ha spiegato – sta studiando con le Regioni una piattaforma tecnologica che permetterà di individuare i segnali di allarme e comunicarli con un sistema di messaggistica telefonica ai cittadini che in quel dato momento si trovano in una zona a rischio. Attraverso il monitoraggio delle celle telefoniche agganciate». La prefetta ha poi parlato del «coinvolgimento sempre più importante delle forze armate in tutte le fasi della gestione del rischio» e della necessità di «diffondere la cultura della protezione civile fin dai primi anni di scuola».
Una sfida culturale condivisa anche dal rettore Massimo Carpinelli che ha garantito l’impegno dell’Università.
All’assemblea hanno preso la parola i sindaci di Sassari, Alghero, Ozieri, Valledoria, Bultei, La Maddalena per evidenziare la mancanza di attrezzature e mezzi. O, come nel caso di Valledoria, di un distaccamento dei vigili del fuoco. Criticità enorme per un comune costiero. Ad aggiungere problemi «c’è una rete normativa – ha detto il sindaco della Maddalena Luca Montella – che andrebbe rivista».
Tutti hanno concordato sull’esigenza di fare una prevenzione adeguata per poter assicurare un controllo del territorio più efficiente. (na.co.)
