La Nuova Sardegna

Sassari

La banchina Alti fondali in formato discarica

di Gavino Masia
La banchina Alti fondali in formato discarica

Vicino al muraglione rifiuti speciali con frigoriferi, televisori e barche in disuso Anche il vecchio fortino col fanale rosso ormai è diventato un immondezzaio 

24 ottobre 2019
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PORTO TORRES. Nella parte finale della banchina degli Alti fondali c’è un campionario di rifiuti speciali e di relitti abbandonati vicino al grande muraglione che contrastano con l’immagine di un porto internazionale che ha il record di oltre un milione di passeggeri in transito. Frigoriferi, televisori e barche vecchie sono infatti l’ornamento indecoroso che accoglie i visitatori che passeggiano a piedi o in auto lungo un varco portuale che non offre alcun servizio.

Senza dimenticare, inoltre, la zona dove c’è il vecchio fortino con il fanale rosso per segnalare l’ingresso al porto alle imbarcazioni in arrivo dalla Penisola: all’interno è presente un cumulo di rifiuti, che aumenta giorno dopo giorno con il conferimento illegale dei nemici della differenziata, attivi prevalentemente nelle ore notturne. Una piccola discarica a cielo aperto di rifiuti nocivi abbandonati alla rinfusa - segnalati già due anni fa sulle pagine della Nuova - che non qualificano assolutamente una parte di porto commerciale che ha già ospitato nei mesi estivi navi di linea che collegano la città con altri scali marittimi europei.

Qualche anno fa la Capitaneria di porto decise di aprire quella strada portuale di accesso alla banchina degli Alti fondali al transito delle vetture e alla passeggiata delle persone. Una scelta per cercare di valorizzare lo scalo e per renderlo ancora più vicino alla città. Il tutto concordato comunque con l’Autorità di sistema portuale, che disponeva solo alcuni controlli previsti dalla legge quando attraccavano le navi. Da allora ad oggi la situazione del decoro non è per niente migliorata e anche i relitti abbandonati stanno aumentando di numero rendendo anche poco igienico il passaggio delle persone che si recano vicino alla Madonnina per vedere le motonavi passeggeri che entrano nel porto. Prima dell’approdo della nuova banchina degli Alti fondali, invece, fanno bella mostra quei ruderi abbandonati che un tempo ospitavano biglietterie, servizi igienici e bar. Per ora le risorse della Port Authority sono state spese per la banchina lunga 440 metri – che verrà ridotta a 370 metri dopo la resecazione per la realizzazione dell’Antemurale – compresi i 7 milioni di euro dei dragaggi per portare il bacino portuale a meno 10,5 metri e permettere così al traffico crocieristico di trovare “casa” nella banchina degli Alti fondali. Una ragione in più per cercare di eliminare al più presto tutti i rifiuti speciali e le imbarcazioni in disuso che permangono oramai da troppo tempo. E, in previsione dell’arrivo delle navi crociera, qualificare quelle strutture decadenti e obsolete per poter offrire nuovi servizi a turisti e i visitatori.

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