La Nuova Sardegna

Sassari

Scolari e mamme a rischio nell’imbuto di Bancaleddu

Pinuccio Saba
Scolari e mamme a rischio nell’imbuto di Bancaleddu

Sollecitata dai genitori la presenza della polizia locale per regolare il traffico In attesa dei bambini, i genitori parcheggiano anche nei cortili dei privati  

25 ottobre 2019
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SASSARI. Via Bancaleddu è una strada stretta, sulla quale si affaccia la scuola della borgata di Bancali che quest’anno ospita poco meno di un centinaio di bambini delle cinque classi delle elementari. Quasi una stradina, via Bancaleddu, dove il traffico impazzisce la mattina, quando i bambini entrano in classe, e al pomeriggio, quando terminano le lezioni. Bambini che non sono solo residenti a Bancali, ma che arrivano da altre borgate che non sono collegate con lo scuolabus. E allora sono i genitori che fanno da autisti per i loro piccoli. Decine di auto che si accalcano in quella stradina (e in una vicina traversa) in attesa dell’arrivo dei bambini. Quasi impossibile, poi, far manovra per allontanarsi dall’ingorgo perché il cortile della scuola è vietato alle auto, tranne gli scuolabus, per motivi di sicurezza.

Si crea così una situazione di potenziale pericolo per i pedoni che hanno spazi ridotti per camminare, facendo attenzione a non farsi investire. «L’altro giorno – racconta una delle mamme – una macchina ci ha sfiorato. Io abito qui vicino e vengo a piedi ma è pericoloso. Pensi un po’, vengono a parcheggiare anche nel mio cortile». Da tempo chiedono la presenza dei vigili urbani «dieci minuti al mattino e dieci al pomeriggio, almeno per regolare il traffico», ma la polizia municipale si è presentata solo un paio di volte. «Anche ieri ho chiamato il comando – spiega Sandra Sassu – ma mi è stato detto che non avevano personale. L’unica pattuglia era impegnata in un incidente stradale ma qui il disagio è quotidiano».

Anche la dirigente scolastica ha inviato diverse richieste al Comune e alla polizia locale, ma senza ricevere alcuna risposta. «Ma qui la situazione si fa sempre più difficile – aggiunge un’altra mamma –: avantieri si è sfiorata la lite fra due papà, poi tutto si è risolto con una stretta di mano. Ma è il segnale del disagio che stiamo vivendo quotidianamente: ogni giorno rischiamo noi e rischiano i nostri bambini. Una situazione che non può andare avanti ancora a lungo. Anche perché nelle altre scuole, anche delle campagne, ci sono i vigili urbani all’ingresso e all’uscita dei bambini».



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