La Nuova Sardegna

Sassari

Una folla sotto la pioggia per onorare San Gavino

di Gavino Masia
Una folla sotto la pioggia per onorare San Gavino

Celebrazione a Balai per il martirio, la prima volta della delegazione di Borore Cancellata la processione a piedi e a cavallo. Oggi la mostra Siendi di Sasdhigna

26 ottobre 2019
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PORTO TORRES. Il tempo inclemente non ha fermato i tanti fedeli che si sono radunati ieri mattina davanti alla chiesetta di Balai lontano per seguire la messa della ricorrenza de il dies natalis di San Gavino. Ovvero la data della sua decapitazione avvenuta il 25 ottobre dell’anno 303 d.C in quel tratto di costa. Alla funzione religiosa, celebrata da don Mario Tanca, era presente per la prima volta la delegazione del paese Borore, con tre bandiere dedicata a San Gavino, formata da fedeli e dal presidente dell’obreria Gavino Rosa. All’appuntamento con la storia e la tradizione che racconta la testimonianza lasciata dai Protomartiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario non sono voluti mancare anche due rappresentanti del circolo sardo del Mugello legato a San Gavino Adimari, in Toscana, che hanno seguito con passione tutta la giornata dedicata ai Martiri. Nell’omelia don Tanca ha ringraziato i tanti presenti alla messa nonostante le brutte condizioni del tempo, sottolineando l’esempio di devozione a San Gavino e il fatto che il culto del Santo accomuni diverse località sarde e anche della Campania, Toscana e Corsica. La pioggia incessante caduta sul litorale di Balai non ha però consentito la processione dei fedeli, a piedi e a cavallo, organizzata dall'associazione Etnos fino alla spiaggia di Balai. E non c’erano neanche le imbarcazioni armate a vela latina ad attenderli davanti all’arenile, in attesa che il parroco di San Gavino impartisse la benedizione a mare. L'incontro tra cavalieri e pescatori suggellava infatti il connubio, nel segno della fede comune, tra la cultura agropastorale e quella marinara della comunità portotorrese. L'immersione in acqua e la benedizione è diventato nel tempo un rito dell’associazione per rendere omaggio a San Gavino, anche se l’idea trae pure spunto dall'antica usanza documentata da alcuni viaggiatori dell'Ottocento e descritta dallo scrittore Enrico Costa. Durante la mattinata l’epigrafista Giuseppe Piras ha accompagnato per una visita guidata le delegazioni sarda e toscana nei luoghi del martirio, nelle chiese di Balai vicino e lontano, e alla basilica di San Gavino. Ieri sera nella chiesa romanica la solenne concelebrazione presieduta dall’arcivescovo di Sassari monsignore Gian Franco Saba, con la partecipazione dei canonici turritani, i sacerdoti della città e della diocesi e gruppi di pellegrini provenienti da varie comunità della diocesi. Oggi nel Palazzo del Marchese si apriranno per la prima volta le porte della mostra “Siendi di Sasdhigna”, organizzata da Etnos col patrocinio del Comune, dove fino a domenica sera saranno esposti autentici tesori della lavorazione del tessuto, abiti tradizionali provenienti dai Comuni di tutta la Sardegna.

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