Sassari, lotta al virus Ebola: esercitazione per il trasporto di un paziente
Coinvolte l'azienda universitario ospedaliera, l'Assl di Sassari e Areus
SASSARI. Una telefonata alla Prefettura e via la macchina del soccorso: esattamente come se il paziente sulla barella ci fosse davvero, ieri 26 ottobre gli operatori sanitari di tre aziende hanno gestito la presa in carico di un malato di Ebola (una febbre emorragica, letale nel 50 per cento dei casi), tecnicamente una "esercitazione per il trasporto di paziente in biocontenimento dal domicilio al reparto di Malattie infettive”.
Un vero e proprio schieramento di “forze” che ha visto impegnate, in sinergia tra loro, l'Assl Sassari-Ats Sardegna, l'Aou di Sassari e l'Areus con le ambulanze del sistema 118. Una esercitazione necessaria, come spiega Sergio Babudieri direttore della struttura complessa di Malattie infettive: «Siamo molto contenti di questa esercitazione perché il significato era quello di fare emergere eventuali criticità e disallineamenti tra le tre aziende. Non è facile mettere assieme diversi protocolli e un numero consistente di operatori. Chi opera sul paziente sono, ogni volta, un medico e un infermiere ma il numero di persone che vengono coinvolte in tutta l'organizzazione è cospicuo. Pur avendo studiato nelle riunioni i diversi protocolli, oggi abbiamo avuto la possibilità di valutare con precisione gli ulteriori correttivi da apportare alla nostra operatività».
Un caso di Ebola era stato registrato a Sassari nel maggio 2015. Il virus Ebola dal 2018 ha scatenato un'epidemia nella Repubblica democratica del Congo.