La Nuova Sardegna

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giave 

Servizio prelievi, proroga di sei mesi

Il sindaco: nonostante i costi per il Comune è una priorità assoluta 

02 novembre 2019
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GIAVE. L’amministrazione comunale di Giave proroga per altri sei mesi il servizio di prelievi. «Anche se l’erogazione delle prestazioni richiede uno grosso sforzo finanziario», spiega il sindaco Maria Antonietta Uras. Dal 2017, grazie alle stipula di apposita convenzione con la Cooperativa Quadrifoglio, i cittadini di Giave, ogni primo martedì del mese, all’ambulatorio comunale dalle 7.30, usufruiscono del servizio, anche i situazioni di urgenza. Chi ha bisogno di effettuare i prelievi prima della data prestabilita può infatti, con anticipo di due o tre giorni, lasciare nella cassetta postale dell’ambulatorio l’ impegnativa dentro una busta chiusa, previa indicazione all’esterno della stessa del numero di cellulare; stessa disponibilità viene riservata a coloro che necessitano del servizio a domicilio come gli allettati o i malati impossibilitati, comunque, a spostarsi di casa. In questo caso gli operatori forniscono il servizio a domicilio. «Si è creato un rapporto fiduciario – spiega Uras –. Cosa molto importante». A questo si affianca il servizio di screening annuale, che l’amministrazione, attraverso le convenzioni con il servizio sanitario, eroga alla popolazione. L’effettuazione dei prelievi in paese va a scongiurare una problematica logistica mai risolta. «E’ un grande disagio prendere mezzi pubblici, talvolta mal collegati, per potersi recare all’ospedale di Bonorva o di Thiesi, - prosegue Uras –. Ci sono le lunghe file, che gli utenti devono sostenere, senza tralasciare il fatto che bisogna tornare una seconda volta per ritirare i referti, che invece noi consegniamo nelle abitazioni o nelle cassette postali di ogni utente».

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