La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. «Il Psd’Az è convinto che per rilanciare la città occorre una programmazione e una progettualità coraggiosa che esca dai soliti luoghi comuni e che sia condivisa da tutti i nostri alleati: deve essere il progetto politico a fare da collante nell’aggregazione e la formula è quella dell’inclusione di liste civiche e forze politiche a noi vicine, piuttosto che l’esclusione di qualcuno». Così la segretaria cittadina Ilaria Faedda che indica anche alcuni temi di sviluppo su cui confrontarsi nei circa sei mesi che separano dalla data delle elezioni comunali del 2020.

«Noi chiederemo ai nostri futuri alleati un confronto sui temi che stiamo sviluppando da tempo – aggiunge Faedda – e che disegneranno un moderno modello di sviluppo: dalla rivalutazione della fascia costiera, con una nuova visione di water front sia dell’area prospiciente il porto industriale sia quella che parte dalla torre aragonese, ai nuovi progetti sul decoro urbano». Tra le altre proposte quelle di un rapporto diverso con le multinazionali che operano nel territorio, la valorizzazione dei quartieri, una nuova politica sulle attività produttive (pesca, commercio e artigianato), mettere a reddito l’immenso patrimonio archeologico e il recupero della sovranità territoriale in ambito portuale, industriale e sul Parco dell’Asinara.

«È palpabile in città il desiderio di lasciarsi alle spalle l’esperienza fallimentare del governo 5 Stelle – conclude la segretaria –, che ha brillato solo per incompetenza, incapacità amministrativa, presunzione, arroganza, assenza di progettualità e mancata spesa delle risorse a disposizione». (g.m.)