La Nuova Sardegna

Sassari

Cipss, il rischio del commissario

di Gianni Bazzoni

Wheeler: «Lavoriamo per lo scioglimento». In Regione la proposta di riforma, raffica di reazioni

21 novembre 2019
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SASSARI. «La nomina di Valerio Scanu alla presidenza del Consorzio industriale provinciale di Sassari è un’espressione della sola volontà degli altri tre enti che governano il Cipss». Il giorno dopo quello che viene considerato “un colpo di mano” per tenere ai margini Porto Torres, il sindaco Sean Wheeler non cambia idea. Anzi, rincara la dose: «Non sono state tenute in considerazione la voce e la volontà di Porto Torres, né il peso e l’apporto del nostro territorio. E non è stata neanche valutata l’ipotesi di dare continuità ai progetti in itinere, affidando la presidenza al delegato della nostra amministrazione che ha maturato una lunga esperienza». Poi gli auguri di rito al nuovo presidente Valerio Scanu e i ringraziamenti a quello uscente Pasquale Taula. E infine la sfida: «Da ora in poi – conclude Wheeler, che ha inserito la dichiarazione nel suo profilo Facebook – lavoreremo per fare in modo che il Consorzio venga sciolto e le competenze vengano riassegnate ai Comuni». Il fronte si è rotto, insomma, e a parte le dichiarazioni di circostanza è evidente che la nuova gestione del Consorzio industriale provinciale comincia all’insegna delle divisioni e delle contrapposizioni territoriali che rischiano di minare il funzionamento stesso di un ente che potrebbe anche non avere vita lunga.

Proprio di recente, infatti, è stata illustrata nella V Commissione del consiglio regionale - da parte Stefano Tunis (Sardegna 20Venti) la proposta di legge numero 48 dell’11 settembre 2019 che prevede la riforma dei Consorzi industriali e il commissariamento nella fase di transizione. La proposta, composta da sei articoli, inclusi la norma finanziaria e il programma di sviluppo triennale, modifica in modo radicale la legge regionale numero 10 del 25 luglio 2008 e disegna un nuovo scenario: la Regione, le autonomie locali e le Camere di commercio dovranno governare i consorzi industriali e fare in modo che le scelte di politica industriale siano concordate con la Regione. É questo - in sintesi - lo spirito della riforma e l’assessora all’Industria Anita Pili ha rilanciato l’importanza «che la materia sia sotto il controllo dell’assessorato all’Industria e degli enti locali, in modo che i Consorzi siano lo strumento utile per attuare le politiche della Regione». E siccome tra i problemi evidenziati c’è anche quello del rapporto debitorio con Abbanoa, stimato intorno ai 24 milioni di euro, per i servizi idrici resi in questi anni ai Consorzi, Tunis ha sottolineato che «non è accettabile che la Regione, chiamata a pagare questi conti, non sia connessa con la gestione dei Consorzi e con le loro politiche di sviluppo nel territorio».

La vicenda del Consorzio e dello “schiaffo” a Porto Torres intanto ha suscitato un dibattito che la Nuova accoglie fin da oggi nella sezione degli interventi (pagina 34) con la presa di posizione dell’ex consigliere regionale Massimo Mulas e degli esponenti del Movimento civico Progetto Turritano Alessandro Carta e Gavino Ruiu.

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