La Nuova Sardegna

Sassari

Torres, il pm chiede tre rinvii a giudizio

di Luca Fiori
Torres, il pm chiede tre rinvii a giudizio

La Procura: stralcio e archiviazione per il presidente rossoblù Salvatore Sechi. Restano le accuse per gli altri indagati

22 novembre 2019
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SASSARI. Quando il 30 novembre del 2016 l’imprenditore romano Andrea Baeli – divenuto quattro giorni prima l’azionista di maggioranza della Torres – venne costretto da un gruppo di tifosi rossoblù a stracciare gli accordi firmati con l’allora presidente Daniele Piraino all’interno della sede della società di calcio sassarese, l’attuale numero uno della Torres Salvatore Sechi non era presente – era appena andato via – e per questo non commise alcun reato.

È stata la stessa titolare dell’inchiesta sul passaggio di quote societarie della squadra di calcio, il pubblico ministero Maria Paola Asara, a giungere a questa conclusione e a chiedere al giudice delle indagini preliminari lo stralcio della posizione e l’archiviazione per Salvatore Sechi.

Restano in piedi invece le accuse per gli altri tre indagati: il vice presidente in carica Antonio Carboni, sassarese di 46 anni, l’allora segretaria della società Rita Marras, sassarese di 52 anni e Daniele Piraino, 58 anni, originario di Palermo ma residente a Castelsardo, presidente della Torres nel 2016. Per questi ultimi il pm ha depositato qualche giorno fa la richiesta di rinvio a giudizio.

La Procura contesta a tutti il reato di «concorso in estorsione aggravata in relazione al comma 1 e al comma 3 (persone travisate e più persone riunite) dell’articolo 628, che prevede la rapina».

Dopo essere stato aggredito e preso a sputi, mentre risaliva sull’auto che aveva noleggiato e con cui doveva fare rientro all’aeroporto di Alghero, danneggiata dai calci degli ultras, Andrea Baeli aveva ripreso l’aereo, dopo aver stracciato gli accordi con Daniele Piraino. Una volta a Roma l’imprenditore aveva presentato una denuncia. Alla polizia aveva raccontato di essere stato aggredito e costretto da una quarantina di tifosi incappucciati a strappare alcuni documenti relativi al trasferimento di parte delle quote della Torres alla sua società, la Consulting Group Ish srl.

L’inchiesta era stata trasferita a Sassari e la Procura aveva iscritto nel registro degli indagati insieme a Piraino, la segretaria della società e gli attuali presidente e vice presidente, intervenuti tutti in momenti diversi alla riunione infuocata.

Sechi i mesi scorsi si era però sottoposto a interrogatorio in Procura e aveva presentato una memoria difensiva al pm, supportata da alcune testimonianze. L’attuale presidente è riuscito a convincere la titolare dell’inchiesta che effettivamente quella sera si recò nella sede della Torres ma di non aver assistito alle fasi concitate a cui presero parte anche 40 tifosi incappucciati che non sono mai stati identificati. Le sorti dei quattro indagati sono ora nelle mani del gip. Spetterà infatti al giudice delle indagini preliminari decidere se accogliere la richiesta di archiviazione per Sechi e quelle di rinvio a giudizio per gli altri tre.

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