La Nuova Sardegna

Sassari

hotel grazia deledda 

Domani l’Istituto Bellieni spegne le sue trenta candeline

SASSARI. L’Istituto di studi e ricerche Camillo Bellieni di Sassari festeggia i primi trent’anni di vita. La cerimonia del trentennale si svolgerà domani dalle 16.30, nella Sala conferenze dell’Hotel...

22 novembre 2019
1 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’Istituto di studi e ricerche Camillo Bellieni di Sassari festeggia i primi trent’anni di vita. La cerimonia del trentennale si svolgerà domani dalle 16.30, nella Sala conferenze dell’Hotel Grazia Deledda, in viale Dante, alla presenza della presidente Maria Doloretta Lai e di tutti gli operatori, i docenti, gli allievi, i giornalisti, gli amministratori, i politici e i simpatizzanti che in questi decenni hanno avuto modo di collaborare alle innumerevoli iniziative messe in campo dalla struttura. Sarà una straordinaria occasione per incontrare i protagonisti e rivivere le numerosissime esperienze realizzate dall’associazione fondata nel novembre del 1989 con il nome di Camillo Bellieni, soldato della Grande Guerra, storico e filosofo, anima del movimento combattentista sardo e italiano, fondatore e primo direttore nazionale del Partito Sardo D’Azione. La serata presentata da Salvatore Taras, sarà animata da interventi, mostre, esposizione di locandine storiche, testimonianze video, recitazioni poetiche, quindi dai canti de “Su Cuncordu Castellanesu”. Sarà inoltre presentata l’ultima pubblicazione promossa a marchio Is.Be, il libro postumo del compianto Enzo Espa, “La risata dei muri vecchi”, relativo agli insulti, imprecazioni, ingiurie dei parlanti la lingua sarda logudorese.

«L’invito è aperto a tutti – ha affermato Maria Doloretta Lai – per chiunque abbia piacere di conoscere la nostra storia».

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative