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La chiesa si illumina di blu contro la pena di morte

La chiesa si illumina di blu contro la pena di morte

OSILO. Si è tinta di blu la chiesa di Nostra Signoria del Rosario, nella notte fra il 30 novembre e il 1 dicembre, per dire no alla pena di morte. L’amministrazione comunale di Osilo, infatti, ha...

02 dicembre 2019
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OSILO. Si è tinta di blu la chiesa di Nostra Signoria del Rosario, nella notte fra il 30 novembre e il 1 dicembre, per dire no alla pena di morte. L’amministrazione comunale di Osilo, infatti, ha aderito alla Giornata internazionale “Cities for Life - Città per la Vita / Città contro la pena di morte”.

Promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e proposta in ambito locale da un gruppo di cittadini osilesi che ne fanno parte, l’iniziativa si ripete con il sostegno dell'Unione Europea ogni anno il 30 novembre, per ricordare la prima abolizione delle esecuzioni capitali, avvenuta il 30 novembre 1786 nel Granducato di Toscana, e si prefigge di mantenere costante l’attenzione sul tema. Pietro Leopoldo, della Casa d’Austria, che con il titolo di Granduca governò la Toscana per venticinque anni, per superare il sistema giuridico allora in vigore emanò la “Riforma della Legislazione Criminale Toscana”, o “Codice Leopoldino”, che per la prima volta nella storia aboliva la pena di morte. Inoltre la Leopoldina aboliva la tortura, riduceva il carcere preventivo, istituiva la difesa d’ufficio per i meno abbienti e sopprimeva il delitto di lesa maestà, spesso usato per criminalizzare il dissenso politico. Oggi sono oltre cinquanta i Paesi in cui si prevede ancora la pena di morte e il Comune di Osilo rinnova con forza l’impegno a favore della vita e della dignità umana. (m.b.)

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