L'azienda sassarese Character seduce Milano con i suoi allestimenti
La società “veste” i 53 stand sardi. Della Copier Service i megaschermi. La Fondazione Maria Carta con i canti e i balli ricorda l’anima antica dell’isola
MILANO. Un’isola che sa essere all’avanguardia, ma non dimentica la tradizione. Non c'è solo il meglio della produzione dell'artigianato e dell'agroalimentare a rappresentare la Sardegna alla 24ª edizione di "Artigiano in fiera", kermesse mondiale in corso sino a domenica a Milanofiera. L’organizzatrice Ge.Fi. ha deciso di affidare a innovative aziende sarde anche l'allestimento degli stand che ospitano la Regione e i vari espositori. Come Character, azienda sassarese operativa dal 1998, che da dieci anni ha adottato nella progettazione e realizzazione delle sue strutture sistemi totalmente ecompatibili.
Nei 53 stand distribuiti nel migliaio di metri quadri di superficie espositiva della Sardegna non passano inosservati i suoi eleganti e graficamente accattivanti pannelli realizzati in cartone alveolare ignifugo, come gli arredi (sedie, tavoli, banchi espositivi). Per la prima volta un allestimento di queste dimensioni è stato realizzato in chiave "green" da un'azienda che ha messo al bando nei suoi locali di Predda Niedda a Sassari macchinari inquinanti sposando totalmente un processo di biografica certificato. Per fare tutto ciò a Milano Character, che ha dodici dipendenti, ha garantito un'assunzione temporanea anche ad altri dieci giovani. A Milano l’azienda di Antonello Fadda ha già avuto modo di farsi conoscere nel 2018 vincendo il bando per la campagna di comunicazione sul lancio del nuovo centro intermodale della metro, capolinea delle linee M1 e M5, grazie a un messaggio innovativo.
Porta una firma sarda anche il sistema di schermi che non trova paragoni in altri stand regionali, su cui scorrono filmati che rappresentano i grandi elementi di attrazione dell'isola: dal suo patrimonio archeologico a quello ambientale e naturalistico, dalle espressioni delle sue tradizioni al suo artigianato artistico. Filmati in altissima definizione realizzati dal Crs4 e che Copier Service, azienda di Cagliari nata nel 2001, ha incastonato in un sistema di sei videowall, megavideo il più grande dei quali campeggia con i suoi 15 metri di lunghezza e tre di altezza sopra l'area di un affollatissimo ristorante sardo. La complessa macchina di diffusione delle immagini si completa con altri dieci schermi più ridotti con una precisa sincronizzazione dei filmati.
Ben si inserisce in questo contesto tra tradizione e innovazione anche il contributo offerto dalla Fondazione Maria Carta del presidente Leonardo Marras che apre più volte al giorno finestre sul patrimonio etnomusicale dell'isola con esibizioni da parte di un gruppo di ballerine e ballerini con l'abbigliamento tradizionale di Siligo, Oristano e del gruppo folk Su Masu di Elmas; i suoni dei suoi strumenti tradizionali con in testa le launeddas di Andrea Pisu e l'organetto di Vanni Masala; i canti affidati alla voce di Manuela Ragusa accompagnata alla chitarra da Mario Pierno; l'ipnotica attrazione delle voci del gruppo a tenore Sos Emigrantes, costituito da emigrati sardi nel nord Italia.
È insomma una Sardegna che si vuole proporre a tutto tondo in una vetrina di valenza internazionale, dal fortissimo riscontro mediatico e una partecipazione di pubblico che garantisce numeri da vertigine. (a.palm.)