La Nuova Sardegna

Sassari

Suini non certificati a Laerru, nei guai due veterinari

Nadia Cossu
Suini non certificati a Laerru, nei guai due veterinari

Allevamento sequestrato dai carabinieri del Nas. Novanta maiali erano sani ma privi dei tatuaggi auricolari

23 dicembre 2019
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SASSARI. Avrebbero certificato il falso durante i controlli in un allevamento di suini di Laerru. I maiali, infatti, erano privi dei cosiddetti tatuaggi auricolari necessari per l’identificazione e la certificazione dell’allevamento. Per questo due veterinari sono stati denunciati in Procura dai carabinieri del Nas di Sassari per i reati di falso e omissione di atti in ufficio.

Continua senza sosta – ormai da decenni – l’attività dei carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità finalizzata a debellare la peste suina. Alcuni giorni fa i militari del Nas di Sassari, al comando del luogotenente Gavino Soggia, hanno raggiunto un altro importante risultato.

Dopo aver infatti sequestrato, nelle scorse settimane, un allevamento completamente clandestino, abilmente occultato dal proprietario nelle campagne olbiesi – e contestato pesanti sanzioni al proprietario dei suini – pochi giorni dopo hanno concluso un’altra attività. Durante un controllo in un grosso centro di riproduzione di Laerru, di proprietà di una giovane imprenditrice di Bulzi, i militari insieme a una squadra del Giv – ossia il Gruppo di intervento veterinario dell’Ats Sardegna (task force operante specificamente nella lotta alla peste suina) hanno rilevato la presenza di circa novanta suini adulti privi degli obbligatori tatuaggi auricolari, necessari per garantire la corretta identificazione e la tracciabilità dei maiali.

In quell’occasione sono stati gli stessi veterinari del Giv a rilevare gravi e diffuse violazioni, segnalandole immediatamente ai vertici della Assl di Sassari e agli stessi carabinieri che hanno quindi proceduto al sequestro dell’allevamento e al blocco sanitario dei maiali.

Ma le indagini successive – condotte con il supporto del Servizio di Sanità animale di Sassari – avrebbero evidenziato responsabilità omissive in capo ai due veterinari ufficiali che nel corso degli ultimi anni si sono occupati dei controlli nell’allevamento di Laerru. Una circostanza, quest’ultima, che è costata ai due medici una denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica di Sassari per i reati di falso e omissione d’atti d’ufficio.

Gli animali, come è stato accertato successivamente, erano comunque sani e infatti l’allevamento è stato restituito all’imprenditrice.

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