La Nuova Sardegna

Sassari

In cella il rapinatore dei market

di Luca Fiori
In cella il rapinatore dei market

Salvatore Simula è accusato di essere l’autore della serie di colpi messi a segno la settimana scorsa

27 dicembre 2019
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SASSARI. Per una settimana ha seminato il terrore tra i commercianti di via Università. Prima le rapine – armato di coltello e di colli di bottiglia affilati – poi le spedizioni punitive per costringere (insieme a un paio di complici) le vittime dei soprusi a ritirare le denunce nei suoi confronti. Sempre a volto scoperto, in pieno giorno e con la sfrontatezza di chi pensa di essere intoccabile.

Il cerchio invece si è stretto e la mattina di Natale per Giovanni Salvatore Simula, sassarese di 37 anni, si sono spalancate le porte del carcere di Bancali. L’uomo, già conosciuto dalle forze dell’ordine, è ritenuto dagli investigatori dell’Arma il responsabile di almeno due delle quattro rapine messe a segno in via Università a metà della scorsa settimana.

È stato il giudice di sorveglianza i giorni scorsi a modificare la misura cautelare nei suoi confronti e a ordinare ai carabinieri di accompagnarlo in carcere. L’uomo stava beneficiando infatti di un “affidamento in prova”, ma ora dovrà attendere in cella gli sviluppi delle indagini sugli altri colpi messi a segno prima di Natale, sempre nei confronti di gestori di mini market di via Università, tutti del Bangladesh.

Sarebbe sempre lui infatti l’autore delle altre aggressioni ai danni dei commercianti stranieri della via del centro storico per le quali stanno indagando anche gli agenti della squadra volante, gli investigatori della squadra mobile e gli uomini della polizia locale. A riconoscerlo sono state le stesse vittime della serie di colpi ravvicinati che avevano creato sconcerto e paura anche tra gli abitanti del quartiere.

In un’occasione Salvatore Simula era stato anche bloccato dagli agenti della squadra volante dopo aver rapinato Amin Matubber, ma il magistrato non aveva dato l’autorizzazione ad eseguire l’arresto e l’uomo era tornato in libertà poche ore dopo. Qualche giorno prima – armato una volta di coltello e una volta di un vetro affilato – aveva minacciato di morte Jalil Saib Nasir, portandogli via una volta 70 euro e un’altra due bombole di gas. L’ultima follia due giorni prima di Natale. A metà mattina – con il negozietto pieno di persone, compresi alcuni bambini – Simula si era presentato da Amin Matubber insieme a due complici per chiedere alla vittima della rapina di ritirare la denuncia. Il commerciante di 27 anni si era rifiutato e per questo era stato massacrato di botte. Subito dopo Simula e i suoi due complici si erano dati alla fuga. Ma anche per i due fuggiaschi potrebbero presto spalancarsi le porte di Bancali.

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