La Nuova Sardegna

Sassari

Un 2019 di verdetti severi: sei condanne per 5 omicidi

di Nadia Cossu
Un 2019 di verdetti severi: sei condanne per 5 omicidi

Trent’anni all’ex marito di Michela Fiori e tre ergastoli per la morte di Erittu Quindici anni al reo confesso di Ottava. Per Paolo Pinna 20 anni in Cassazione

06 gennaio 2020
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SASSARI. I più grossi fatti di cronaca avvenuti negli ultimi anni nel territorio sassarese e approdati davanti ai giudici si sono conclusi nel 2019 con sentenze prevalentemente di condanna. Per alcuni si è trattato di un verdetto di primo grado – e quindi bisognerà attendere le decisioni del secondo e del terzo grado di giudizio – per altri ci sono state conferme in appello e anche in Cassazione.

Il femminicidio di Alghero. Per quanto riguarda le sentenze sui casi di omicidio vale la pena ricordare l’ultima, in ordine di tempo, emessa dal giudice Michele Contini che ha condannato a trent’anni di carcere Marcello Tilloca, l’ex marito di Michela Fiori. La donna era stata strangolata e uccisa il 23 dicembre del 2018 nella sua casa di Alghero al termine di una discussione avuta con il padre dei suoi due figli dal quale si stava separando. Giudicato con il rito abbreviato, Tilloca ha beneficiato dello sconto di pena previsto dal rito speciale evitando, in questo modo, la condanna all’ergastolo.

Il giallo di San Sebastiano. Sentenza ribaltata, invece, nel processo davanti alla corte d’assise d’appello per l’omicidio di Marco Erittu, il detenuto trovato morto nella sua cella il 18 novembre del 2007. Un caso che inizialmente era stato archiviato come un suicidio ma gli inquirenti erano stati costretti a riaprire le indagini dopo 4 anni in seguito alle dichiarazione del superpentito Giuseppe Bigella. L’uomo, reo confesso e già in carcere per un altro omicidio, si era autoaccusato del delitto e aveva chiamato in correità altre tre persone: i due detenuti Pino Vandi e Nicolino Pinna e l’agente di polizia penitenziaria Mario Sanna. Gli imputati erano stati assolti in primo grado perché i giudici della corte d’assise non avevano ritenuto attendibile il pentito. Considerato un millantatore che avrebbe avuto un obiettivo ben preciso: ottenere uno sconto di pena. Di diverso avviso la corte del secondo grado di giudizio che, ritenendo quello di Bigella un racconto “dalla logica ferrea”, ha condannato i tre all’ergastolo. Gli imputati attendono ora la pronuncia della Cassazione.

Gli omicidi di Nule e Orune. La Suprema Corte, nell’anno appena concluso, ha deciso in via definitiva il destino giudiziario di Paolo Pinna, il 19enne di Nule accusato del duplice omicidio di Stefano Masala e Gianluca Monni, avvenuti il 7 e l’8 maggio del 2015. I giudici hanno rigettato il ricorso presentato dagli avvocati difensori dell’imputato e hanno confermato la sentenza d’appello che condannava Pinna (diciassettenne all’epoca dei fatti) a vent’anni di carcere.

Il delitto di Ottava. Dovrà scontare 15 anni e 6 mesi di carcere Daniele Ventriglia, sassarese di 26 anni. Il giovane è stato condannato per l'omicidio di Nico Della Morte, un ragazzo di 23 anni, trasferitosi da Chiavenna a Sassari per amore. Calciatore, tesserato con la squadra dell’Ottava, Della Morte era stato accoltellato la notte tra il 27 e 28 maggio 2017 davanti al circolo della Polisportiva, dove si era intrattenuto insieme ai compagni di squadra e ai dirigenti al termine di una trasferta. Processato con il rito abbreviato, Ventriglia, reo confesso, è stato ritenuto colpevole di omicidio volontario.

Furti di droga in tribunale. La vicenda aveva creato non poco scalpore negli uffici del palazzo di giustizia di via Roma dove due dipendenti avevano trovato il modo di portare via dall’ufficio corpi di reato parte della droga sequestrata dalle forze dell’ordine. Ma anche gioielli, scarpe, magliette contraffatte e coltelli di pregio. Tutta merce destinata alla distruzione. Mauro Cuccuru, 58 anni, dipendente di quell’ufficio, e il collega Danilo Martini, 56 anni, autista della Procura, sono stati condannati a 9 e a 5 anni di carcere.

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