La Nuova Sardegna

Sassari

L’influenza è arrivata in Sardegna

di Giovanni Bua
L’influenza è arrivata in Sardegna

Il laboratorio di virologia dell’Aou ha individuato il virus in un bambino e in due adulti ricoverati

10 gennaio 2020
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SASSARI. Con il consueto ritardo, complice anche il mite inverno, l’influenza è sbarcata nell’Isola. A certificarlo la “Virologia Speciale” dell’Aou di Sassari, centro ufficiale di riferimento per la diagnosi e la sorveglianza dell’influenza in Sardegna e in costante collegamento con il Centro nazionale Oms influenza. Nei suoi laboratori sono stati scoperti, in un bambino e due adulti, i primi tre campioni positivi al virus influenzale della stagione 2019-2020, identificati nella prima settimana del nuovo anno in pazienti ricoverati nei reparti dell’Aou cittadina e, uno, in Gallura. Tutti e tre i campioni sono positivi al virus di tipo A sottotipo “H1N1 pdm09”, uno dei tre che da qualche settimana flagella l’Italia, insieme all’A-H3N2, e al B, che ancora però non sembrano avere varcato il Tirreno.

«In Sardegna – afferma Salvatore Rubino, direttore della Microbiologia e Virologia dell'Aou di Sassari – la stagione influenzale in genere inizia con un certo ritardo rispetto all'andamento nazionale. Da noi il picco è atteso tra fine gennaio e metà febbraio». La raccolta dei campioni da analizzare viene effettuata dai medici sentinella che, distribuiti in tutto il territorio della Sardegna, hanno manifestato la disponibilità alla sorveglianza virologica. A questi si aggiungono i medici delle strutture ospedaliere regionali. Al momento – fanno sapere del laboratorio di Virologia Speciale – la maggioranza dei campioni proviene dai medici dei reparti ospedalieri, principalmente dai reparti di Pediatria, Medicina e Terapia intensiva.

«I campioni clinici utilizzati per la ricerca del virus influenzale o dei suoi componenti – spiega la professoressa Caterina Serra del laboratorio di Virologia Speciale – sono stati testati con metodiche molecolari per individuare tipo e sottotipo del virus influenzale circolante. I dati ottenuti vengono inviati settimanalmente, per via telematica, al Centro di coordinamento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità per monitorare l'efficacia della campagna vaccinale e la comparsa di eventuali mutazioni virali».

A livello nazionale, i primi due campioni positivi al virus influenzale, uno di tipo A sottotipo “H1N1 pdm09” e uno di tipo B, lineaggio Victoria, sono stati segnalati attraverso il portale InfluNet nella terza settimana di novembre. Nel periodo antecedente l’inizio della sorveglianza virologica, alcuni laboratori di riferimento hanno segnalato casi sporadici di infezione da virus influenzale in Italia. In particolare, sono stati confermati tre casi di influenza: un virus B/Victoria identificato a fine settembre nell’Aou di Parma in una bambina di 6 anni; un virus A (H1N1) pdm09 a metà ottobre nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari in una bambina di 6 anni, un virus B/Victoria identificato a fine ottobre all’Irccs Spallanzani di Roma in un soggetto di 24 anni, di ritorno dall’estero. Ora lo sbarco nell’Isola, con tutti i vari malanni lamentati fino ad ora che vanno dunque derubricati a febbricciattole stagionali, e le strutture sanitarie che accendono i motori per farsi trovare pronte per il picco, atteso a fine mese. Per le categorie a rischio il consiglio è sempre lo stesso: vaccinarsi. Per tutti gli altri via con le misure classiche di prevenzione del contagio. E dita incrociate.

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