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Sassari

Tv, a Sassari e Oristano transizione verso il digitale di seconda generazione

Tv, a Sassari e Oristano transizione verso il digitale di seconda generazione

Da lunedì 13 gennaio nelle due province per vedere ancora alcuni canali bisognerà risintonizzare il televisore. Siddi: "Questa evoluzione della piattaforma televisiva richiederà coordinamento costante fra gli operatori"

12 gennaio 2020
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CAGLIARI. Partirà lunedì 13, nelle province di Oristano e Sassari, la transizione della televisione verso il digitale terrestre di seconda generazione (TV 4.0), una transizione cruciale per l'intero sistema radiotelevisivo che avverrà gradualmente e si concluderà a fine giugno 2022. Per i cittadini significa che alcuni programmi nazionali e locali del digitale terrestre (attualmente diffusi sui canali dal 50 al 53, che non sono però il numero del telecomando di casa, ndr) saranno associati a diverse frequenze di trasmissione.

Gli utenti che dovessero vedere apparire lo schermo nero su alcuni programmi, per ora dovranno semplicemente procedere alla risintonizzazione del proprio televisore, per continuare ad accedere a tutta l'offerta televisiva del digitale terrestre. Si tratta di una migrazione provvisoria che, nelle province di Sassari e Oristano interesserà i programmi trasmessi dai MUX 1 e 4 di Mediaset. Negli apparecchi televisivi di recentissima generazione, con la transizione di frequenza la risintonizzazione dovrebbe avvenire automaticamente.

«Si apre la transizione alla TV 4.0, richiesta dalle necessità di banda del 5G e coordinata a livello europeo - afferma il presidente di Confindustria Radio Tv, Franco Siddi - un'evoluzione della piattaforma televisiva che richiederà un costante coordinamento fra gli operatori e con tutti gli interlocutori politici, istituzionali, industriali, tecnici per limitare gli impatti sul pubblico e sugli operatori radiotelevisivi. CRTV richiede contributi congrui a favorire la transizione, incentivazione alla rottamazione dei ricevitori in un'ottica green, gestione e comunicazione di sistema del passaggio, garanzie sulle interferenze, attuali e future, con le nuove tecnologie mobili. Tutto ciò in un'ottica di neutralità tecnologica che permetta al settore radiotelevisivo, centrale nella filiera audiovisiva e informativa nazionale, di svilupparsi, crescere e competere nell'ambiente digitale connesso». (Ansa).

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