La Nuova Sardegna

Sassari

strade dissestate 

Sull’ex 131 per Giave lavori tra un mese

Sull’ex 131 per Giave lavori tra un mese

Il sopralluogo di Pietrino Fois (Provincia) conferma l’urgenza

23 gennaio 2020
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GiAVE. Martedì mattina il commissario straordinario della provincia di Sassari, Pietro Fois, con il consigliere regionale e coordinatore dei riformatori, Aldo Salaris, l’architetto Milia ed il geometra Enna, del settore viabilità della Provincia, e il rappresentante dell’impresa So.gen.a di Ossi che dovrà eseguire i lavori, si sono recati a Campu Giavesu per un sopralluogo per la verifica delle condizioni della struttura viaria e di transitabilità di un tratto di strada, di circa milletrecento metri, della ex Carlo Felice. Tratto da qualche anno passata in carico alla Provincia perché sostituita da un nuovo tracciato, dal bivio di Cossoine a quello per Giave. E qualcosa finalemnte si muove: i lavori dovrebbero iniziare fra trenta giorni e concludersi nell’arco di un mese.

L’intervento della Provincia, progettato e appaltato da qualche tempo per un importo di oltre 100mila euro, in perenne attesa di una decisione definitiva sull’inizio e termine dei lavori, è stato sollecitato dal consigliere Aldo Salaris che aveva già costatato lo stato dei luoghi e chiedeva una rapida soluzione. I titolari e fornitori delle aziende che utilizzano il tratto stradale per recarsi al lavoro hanno evidenziato le numerose difficoltà nel transito giornaliero di una carreggiata ridotta a un autentico percorso di guerra, priva di cunette di scolo, costellata di fossati, buche e disgregazioni del manto stradale che costringono quanti vi transitano a estenuanti slalom, pericolosi non solo per la resistenza strutturale dei mezzi di trasporto ma anche per le persone. Un’esigenza primaria in fatto di sicurezza e operatività che danneggia, in modo particolare, la più grande azienda di produzione di mangimi del territorio, il mangimificio Chessa.

Una realtà industriale ed economica, di proprietà e gestita da Giammario Chessa, collocata nella vallata di Campu Giavesu, a confine con l’imbocco della strada rurale “Figuini”, l’ex 131 e la strada ferrata, che occupa diverse decine di operai e lavora ogni giorno oltre 8.000 quintali di cereali e mangimi che vengono trasportati con gli automezzi pesanti, che diventano difficili da governare e spesso costringono gli autisti a forzare in modo anomalo le strutture meccaniche dei mezzi per accedere all’ingresso degli impianti o uscirne con il carico da distribuire.

Al termine del sopralluogo è stata confermata l’urgente necessità di un intervento di ripristino con il rifacimento di gran parte del cassonetto stradale, delle cunette di scarico delle acque piovane, del manto d’usura, la regolamentazione degli scarichi, l’adeguamento della sezione delle canale di sottopasso e quanto necessario ad eliminare l’attuale stato d’intransitabilità.

Emidio Muroni

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