La Nuova Sardegna

Sassari

Lite tra sindaci dopo un trasloco

di Mauro Tedde
Lite tra sindaci dopo un trasloco

Porto Torres sfratta famiglia di etnia rom che compra casa a Florinas con il voucher abitativo turritano

25 gennaio 2020
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FLORINAS. «So già che sarò accusato di razzismo, tuttavia non posso non dire quello che penso su questa vicenda che ha del grottesco e che non risolve il problema ma semplicemente lo scarica altrove».

Enrico Lobino, primo cittadino di Florinas, non ci sta a subire una decisione impostagli senza essere stato nemmeno informato. La famiglia di etnia rom sfrattata nei giorni scorsi dall’ex ostello occupato di Balai, a Porto Torres, si è infatti trasferita a Florinas grazie ad un progetto regionale attivato tramite la Comunità Europea per la sistemazione di un nucleo di etnia rom che grazie ad un contributo ottenuto dal Comune di Porto Torres sotto forma di voucher abitativo ha potuto provvedere all'acquisto di un immobile.

«Circa due mesi fa sono venuto a conoscenza dai miei compaesani che un nucleo di etnia rom di undici persone aveva comprato casa a Florinas – racconta il sindaco – e fin qui nessun problema visto che a Florinas dimora già una coppia della stessa etnia. Scopro però più tardi che la casa è stata comprata con un contributo del Comune di Porto Torres e che l’immobile la cui proprietaria vive a Milano non è sicuramente salubre né idoneo ad ospitare 11 persone. Contatto il collega sindaco di Porto Torres che, con tono pacato e amichevole, mi spiega di aver attivato un percorso con la Regione e, lavandosene le mani, che mi avrebbe fatto contattare dall'assessore ai Servizi Sociali».

«Non essendo stato contattato, l’ho fatto io e lei, ancora più cortese e amichevole del sindaco, mi spiega che non bisogna avere pregiudizi perché sono delle brave persone – continua il racconto del sindaco –. Le rispondo che né io né tantomeno i miei compaesani abbiamo pregiudizi, ma se erano un problema per Porto Torres (occupavano abusivamente un immobile comunale ndc) non vedo come non lo possano essere per una realtà piccola come Florinas che ha già i suoi problemi». Oltre a dire che «il Comune di Porto Torres non ha fatto altro che scaricare la patata bollente altrove», il sindaco spiega che il Comune di Florinas ha un organico ridotto all'osso per via dei pensionamenti, l'ufficio dei Servizi sociali ha un solo impiegato che a mala pene sopperisce a tutte le richieste di assistenza, un solo vigile part-time ed è costretto a centellinare i fondi del bilancio tra gestione dei servizi e servizi sociali.

«Mi chiedo – prosegue Lobino – se, almeno per cortesia, non fosse il caso di contattare gli amministratori o almeno i nostri uffici ed informarci almeno sull’età dei componenti. Perché non è stata trovata una sistemazione a Porto Torres, come d’altronde ha fatto Alghero? È vero che noi sindaci e amministratori dei piccoli centri dell’interno lottiamo continuamente contro il fenomeno dello spopolamento, ma mi domando dove possa portare una soluzione come questa. Florinas si popolerà di undici nuove unità o si svuoterà di cinquanta?»

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