La Nuova Sardegna

Sassari

Sequestrati 35 chili di pesce non in regola

Sequestrati 35 chili di pesce non in regola

Operazione della Guardia costiera tra Porto Torres, Sassari e Castelsardo: sanzioni per 5mila euro

28 gennaio 2020
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SASSARI. Trentacinque chili di pesce - tra orate e polpi - non tracciati sono stati sequestrati dalla Guardia costiera di Porto Torres tra Porto Torres, Castelsardo e Sassari nel corso del fine settimana.

I militari della capitaneria - in coordinamento con la Direzione marittima di Olbia - hanno effettuato una attività di controllo che ha riguardato ristoranti, centri di distribuzione, pescherie e imbarcazioni da pesca che operano nel Golfo dell’Asinara: un lavoro sviluppato a garanzia di tutte quelle attività in regola che si muovono nel pieno rispetto delle norme e che verrà ripetuta con la stessa attenzione anche nelle prossime settimane.

La complessa operazione della Capitaneria turritana ha portato al sequestro di circa 10 chili di polpi non tracciati - cioè senza le necessarie informazioni al consumatore - in un ristorante di Castelsardo. Il prodotto, non essendo nota l’origine è stato giudicato non idoneo al consumo umano, è stato quindi distrutto e al trasgressore è stata comminata una sanzione di 1500 euro.

Quindici chili di orate -per le quali non era stato seguito il protocollo di conservazione, poiché sono risultate congelate senza la preventiva ed obbligatoria procedura di abbattimento - sono state invece trovate e sequestrate in un deposito di prodotti ittici all’ingrosso nella zona industriale di Predda Niedda a Sassari. Il prodotto, non idoneo al consumo umano in quanto non trattato secondo le norme igieniche, è stato distrutto e al trasgressore è stata contestata una sanzione di 1500 euro.

Per questo sequestro, vista l’attività commerciale del titolare del deposito, sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se il prodotto ittico sequestrato potesse essere destinato alla preparazione di pasti per mense scolastiche e ospedali.

Altri 10 chili di pesci (tra cui ombrine, spigole e orate) sono stati sequestrati a due pescatori sportivi subacquei presso la diga foranea, nel lato esterno del porto industriale di Porto Torres. Il prodotto, non essendo nota l’origine e quindi non idoneo al consumo umano, è stato distrutto mentre ai trasgressori è stata elevata una sanzione di mille euro a testa. Il comandante della Capitaneria turritana, il capitano di Fregata (CP) Gianluca Oliveti, nell’evidenziare l’importanza dei risultati conseguiti, ha precisato «che i controlli in mare e a terra continueranno in maniera regolare».



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