La Nuova Sardegna

Sassari

Dietro le sbarre il calcio unisce

di Mauro Tedde

Progetto di inserimento per trenta detenuti di Bancali: giocheranno con gli studenti del territorio

29 gennaio 2020
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SASSARI. Sarà dato ufficialmente questa mattina il fischio d’inizio della bella iniziativa “Il calcio…unisce”, il progetto sportivo che prenderà il via in questi giorni nella casa circondariale di Sassari-Bancali “Giovanni Bachiddu” e che schiererà in campo, fino al mese di maggio, un gruppo di sportivi composto da circa trenta detenuti.

Il progetto, che parte oggi con le prime lezioni, ha come obiettivo fondamentale la rieducazione attraverso metodiche psicomotorie e sportive dei detenuti con la finalità di accompagnarli verso l’inserimento socio-lavorativo attraverso la creazione di una rete di collegamento tra l’istituto carcerario di Sassari e il tessuto sociale del territorio.

Con esso si intende promuovere la realizzazione di un piano di interventi a favore dei soggetti in esecuzione di pena che si sostanzi in iniziative finalizzate alla rieducazione e alla risocializzazione dei detenuti, garantendo loro parità nelle opportunità̀formative, professionali e sociali, così da evitare future e possibili discriminazioni in ambito lavorativo e sportivo.

I detenuti svolgeranno il corso “Grassroots” livello E e il corso di arbitri di calcio, preparandosi a partecipare ad un vero e proprio campionato, nel corso del quale alcuni di loro arbitreranno le gare mentre altri alleneranno e giocheranno, sfidando sul loro campo, all'interno della struttura carceraria di Bancali, squadre di diverse istituzioni e squadre composte dai ragazzi delle quarte e quinte delle scuole secondarie fra cui il liceo “Margherita di Castelvi'”, l'istituto I.I.S “Nicolò Pellegrini” con 2 squadre, (l’istituto di via Grazia Deledda e l’istituto in Via Bellini) tutte di Sassari, l’istituto I.I.S “Amsicora” di Olbia-Oschiri e l’Istituto Tecnico Nautico “Mario Paglietti” di Porto Torres.

Il progetto “Il calcio...unisce" è stato ideato dalla delegazione Figc di Sassari su iniziatica del delegato provinciale Peppino Pinna e di Stefano Mura, coordinatore del progetto, di Alberto Cappai, responsabile provinciale di Sassari delle attività di base del Settore Giovanile Scolastico e della dipendente federale Serena Fadda.

Il tutto con la collaborazione della Sezione Arbitri Aia “Carlo Usai” di Sassari guidata dal presidente Maurizio Sassu, insieme all’organo tecnico Paolo Mulas e all’arbitro Maria Grazia Poddighe.

Il referente sanitario e scientifico del progetto è Matthew Donadu, componente della Commissione biomedica del settore tecnico arbitrale nazionale Aia-Figc.

Il progetto si svolgerà e si svilupperà sotto la supervisione della responsabile dell’Area educativa e trattamentale carceraria Ilenia Troffa e dell’assistente capo coordinatore Marco Lampis della Polizia Penitenziaria.

Il calcio…unisce” insomma, e si spera che apra ai trenta detenuti una porta da cui passare per un nuovo inizio.

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