La Nuova Sardegna

Sassari

Furto d’identità, 46enne a giudizio

Furto d’identità, 46enne a giudizio

Imprenditore di S.M. Coghinas si era visto recapitare bollette Enel astronomiche

01 febbraio 2020
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SASSARI. Avrebbe falsificato una firma nel contratto per la fornitura di energia elettrica e per questo è stato rinviato a giudizio e dovrà comparire davanti al giudice monocratico di Sassari il prossimo 6 aprile.

La vicenda, raccontata sulla Nuova e finita anche in alcune trasmissioni della tv nazionale, ha come vittima Ettore Foddis, un 65enne di Santa Maria Coghinas, al quale erano arrivate delle bollette dell’Enel astronomiche per contratti mai stipulati. Per quei fatti andrà a processo Daniele Mei, un cagliaritano di 46 anni.

Foddis, a febbraio del 2016, aveva scoperto di essere titolare “a sua insaputa” di diverse attività commerciali a Brescia: una pizzeria, un ristorante, una kebaberia, un negozio di generi alimentari. Ma anche proprietario di magazzini e altri immobili – in tutto una ventina – con un contratto di locazione stipulato a suo nome. Si era accorto del raggiro quando gli era stata recapitata da parte del Comune di Brescia la prima bolletta della Tari da 11.430 euro. Poi ne erano seguite altre e a quel punto si era rivolto all’avvocato Sabina Useli che aveva presentato una denuncia alla Procura di Sassari. Lo scorso gennaio, per la seconda volta, il pm – che aveva prorogato le indagini su richiesta del gip – aveva sollecitato l’archiviazione del procedimento motivandola con l’assenza di un danno patrimoniale per Foddis. I nuovi accertamenti dovevano essere finalizzati, tra le altre cose, a rintracciare la persona che all’epoca era stata incaricata della sottoscrizione dei contratti con Enel Energia: ossia Daniele Mei. E proprio nei suoi confronti il gip Giancosimo Mura alla fine ha disposto che si procedesse con l’imputazione coatta per truffa, rigettando di fatto la nuova richiesta di archiviazione del pubblico ministero. Era stato lo stesso giudice – accogliendo la richiesta di opposizione all’archiviazione presentata dall’avvocato Useli – a far riaprire le indagini sul caso del furto di identità di cui era rimasto vittima il 65enne. Qualcuno era cioè entrato in possesso dei suoi dati e li aveva usati per aprire attività e intestare immobili. L’uomo, dopo la prima bolletta della Tari, aveva mandato una mail al Comune di Brescia e da qui gli avevano risposto che tutto sarebbe stato risolto. Poi si era fatta viva Enel Energia: bollette da 4mila, 8mila, 2mila euro. Tutte intestate alla Mgb di Ettore Foddis, l’azienda di famiglia. A quel punto l’uomo aveva capito che era successo qualcosa di grave e aveva deciso di tutelarsi. (na.co.)

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