«Monserrato è come un autodromo»
Protesta il comitato di quartiere: auto a velocità folli e pedoni in pericolo costante
06 febbraio 2020
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SASSARI. Gli abitanti della zona la chiamano “l'autodromo”. Via Washington, la strada più larga e più trafficata di Monserrato è un pericolo. È la via che migliaia di automobilisti percorrono quasi obbligatoriamente in entrata e in uscita dalla città.
Poco contano i numerosi attraversamenti pedonali, anche ben tracciati e visibili, poco contano la chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco, l'ingresso della scuola elementare e il continuo passaggio di pedoni diretti verso via Mosca, via Londra, via Madrid, aumentati dopo la creazione della pista ciclabile, con conseguente taglio dei posteggi.
Per gli automobilisti che percorrono via Washington, e in generale tutte le vie del quartieri di Monserrato e Rizzeddu, sembra esistere un unico imperativo: sfrecciare a tutta velocità su quelle due corsie larghe e invitanti. «Attraversare la strada è come una roulette russa», si lamenta il Comitato di quartiere Monserrato-Rizzeddu «e la situazione è la stessa in via Milano, dove di recente c’è stato l’ennesimo incidente mortale, in via Budapest. Le auto e le moto passano a velocità pazzesche, le strisce pedonali non le considerano proprio, e non si fermano nemmeno se ti butti sotto le ruote». Possibili soluzioni: «Prima di tutto – sottolineano i rappresentanti del comitato – veri dissuasori, come quelli che ci sono ad Alghero, almeno in prossimità delle zone più sensibili. Ma anche segnalatori luminosi, o telecamere per il controllo della velocità. E chiaramente una presenza costante della polizia locale. I residenti sono disperati, sentono di vivere attorno a strade percepite come “a scorrimento veloce” dagli automobilisti, ma che invece sono vie di quartiere, popolate da anziani, bambini, residenti. Serve una soluzione decisa, o la conta degli incidenti non si fermerà».
Poco contano i numerosi attraversamenti pedonali, anche ben tracciati e visibili, poco contano la chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco, l'ingresso della scuola elementare e il continuo passaggio di pedoni diretti verso via Mosca, via Londra, via Madrid, aumentati dopo la creazione della pista ciclabile, con conseguente taglio dei posteggi.
Per gli automobilisti che percorrono via Washington, e in generale tutte le vie del quartieri di Monserrato e Rizzeddu, sembra esistere un unico imperativo: sfrecciare a tutta velocità su quelle due corsie larghe e invitanti. «Attraversare la strada è come una roulette russa», si lamenta il Comitato di quartiere Monserrato-Rizzeddu «e la situazione è la stessa in via Milano, dove di recente c’è stato l’ennesimo incidente mortale, in via Budapest. Le auto e le moto passano a velocità pazzesche, le strisce pedonali non le considerano proprio, e non si fermano nemmeno se ti butti sotto le ruote». Possibili soluzioni: «Prima di tutto – sottolineano i rappresentanti del comitato – veri dissuasori, come quelli che ci sono ad Alghero, almeno in prossimità delle zone più sensibili. Ma anche segnalatori luminosi, o telecamere per il controllo della velocità. E chiaramente una presenza costante della polizia locale. I residenti sono disperati, sentono di vivere attorno a strade percepite come “a scorrimento veloce” dagli automobilisti, ma che invece sono vie di quartiere, popolate da anziani, bambini, residenti. Serve una soluzione decisa, o la conta degli incidenti non si fermerà».
