La Nuova Sardegna

Sassari

Superalcolici ai ragazzini, chiuso market dello sballo

di Luca Fiori
Superalcolici ai ragazzini, chiuso market dello sballo

Il titolare era già stato sanzionato ad agosto per lo stesso motivo La polizia locale lo ha sorpreso mentre dava da bere a quattro quattordicenni

08 febbraio 2020
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SASSARI. Ad agosto era stato sorpreso e sanzionato per aver venduto alcune bottiglie di alcolici a due diciassettenni sassaresi nel suo mini market di via al Carmine, a pochi passi da largo Cavallotti.

Sette mesi dopo è riuscito a fare di peggio, rifornendo di alcol quattro ragazzine di appena 14 anni, per la sbronza collettiva del sabato sera.

Se la prima volta se l’era cavata con una sanzione amministrativa, in questa occasione per un commerciante bengalese è scattata una denuncia penale a piede libero che potrebbe comportare l’arresto fino a un anno.

Ma la seconda grave contestazione da parte della polizia locale è costata all’uomo anche il provvedimento di chiusura del locale dalle 17 alle 8 del mattino per trenta giorni. Sono stati gli uomini del comando della polizia locale ieri mattina a notificare al commerciante il provvedimento di chiusura firmato dal sindaco.

Erano stati gli agenti in borghese sabato scorso, durante un’attività di controllo mirata alla salvaguardia dei ragazzini che nel fine settimana frequentano il centro storico alla ricerca dello sballo, a notare una cinquantina di giovanissimi davanti a un negozio in via Al Carmine.

Insospettiti per l’insolito movimento gli investigatori, guidati dal comandante Gianni Serra, li hanno osservati per alcuni minuti e hanno notato che quattro giovanissime, tutte quattordicenni, sono entrate nell’esercizio commerciale dove hanno comprato alcolici. Le giovani sono uscite dal market con le bottiglie già stappate e si sono appartate in un angolo della via per consumare le bevande. A quel punto gli agenti le hanno raggiunte, si sono fatti consegnare gli alcolici e hanno informato i genitori che sono stati convocati negli uffici di via Carlo Felice.

Il gestore del locale, davanti all’evidenza, non ha potuto che ammettere di essere in torto. Il provvedimento di chiusura del locale nelle ore serali e notturne eseguito della polizia locale è stato possibile grazie al decreto legge sulla sicurezza urbana del 2017 che fornisce più poteri ai primi cittadini.

Quale rappresentante della comunità locale, il sindaco può adottare ordinanze dirette a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, in particolare per tutelare la tranquillità e il riposo dei residenti, anche con interventi in materia di orari di vendita e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Il resto dovrebbe essere affidato all’onestà dei commercianti e al controllo delle famiglie.

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